Una Giunta senza spina dorsale e senza dignità…

Pasquale D’Antò: «Bisognerebbe cominciare da capo. I poteri che ha il sindaco, il fatto che sia addirittura retribuito, credo che sia la parte essenziale del rapporto con la città. Se la compagine non risponde a quelle che sono le aspettative della città, probabilmente perché pagata, dovrebbe essere licenziata». (Tablò Maggio 2013- in edicola)
In un clima sociale drammatico, dove regna l’antipolitica, i grillini e la lotta alla casta, è facile soffiare sul fuoco della demagogia.
Le parole pesanti e forti di uno degli esponenti più autentici della tradizione democristiana ad Acerra, di ferma e convinta cultura moderata, sono, proprio per questa indiscussa identità e storia, frutto di un’analisi cruda della realtà che governa Acerra da un anno, una fredda fotografia.
In questo giudizio freddo e severo non c’è alcun pregiudizio. Il quadro di governo, infatti, è stato voluto e sostenuto da chi lo ha espresso.
È difficile contrastare le ragioni che ne sono alla base. Questa Giunta non esplica alcuna funzione di governo. È un mero organo di ratifica della volontà di due persone. Una inconsistenza e una inadeguatezza che questa città non ha mai registrato. Una Giunta senza spina dorsale e senza dignità, umiliata sistematicamente. Assessori che gestiscono fondamentali attività e servizi comunali incapaci di proporre una delibera, assumere iniziative istituzionali a difesa degli interessi della città, capire cosa gli succede intorno.
È una mortificazione senza appello, a cui si aggiunge una delle pagine più indifendibili della storia democratica della città: il Presidente del Consiglio Comunale.
Avere tutte queste persone a fare da corredo ha un costo enorme.
Acerra – ogni minuto – ha la necessità di avere un’istituzione locale autorevole, credibile, operosa.
Acerra – ogni minuto – ha il bisogno di comprendere che i costi di questi signori hanno una seppur minima giustificazione, perché costano e costano parecchio alle tasche dei cittadini.
Sindaco: 3346.64 euro al mese.
Vice Sindaco: 1255 euro al mese.
Gli assessori Angelico, Falco, Marzullo 1004 euro al mese.
Gli assessori D’Iorio e la Regina 2008 euro al mese a cui si aggiungono i costi dell’indennità del Presidente del Consiglio Comunale.
Se la matematica non è un’opinione e non lo è, in un anno costano alle casse comunali e quindi al portafoglio degli acerrani circa 170 mila euro.
Ci fosse almeno una ragione, un perché!