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Città della scuola e città Sicura:la verità…altro che Lettieri!

A breve saranno inaugurate le opere del lavoro del Sindaco Marletta per Acerra

Grazie ad Espedito Marletta, già sindaco di Acerra, ed alla sua visione lungimirante e strategica per lo sviluppo di questa città, a breve saranno inaugurate la Città della Scuola, la Città Sicura ed altri interventi di riqualificazione territoriale in attuazione del programma Piu Europa e la piscina comunale.
A lui abbiamo chiesto una riflessione su quelle opere, sue creature, che presto saranno a disposizione di questa comunità.
«Accolgo senza indugio il suo invito a scrivere una riflessione sul programma Piu Europa della Città di Acerra, principalmente per dimostrare la mia assoluta disponibilità ogni qualvolta sollecitato a discutere di temi di interesse del nostro territorio.  Anzi, ritengo di cogliere l’occasione per  chiarire che prospettare punti di vista ancorati al merito delle questioni possono solo fare bene, nella nostra realtà cittadina, per contribuire a riportare confronto e dibattito, nonché provare a scalfire quello che sembra ormai diventato il luogo comune dell’assuefazione al declino socio/economico del nostro territorio e della sua  stagnazione politico/culturale.»
Espedito Marletta parte da lontano
«Comincio un pò da lontano, ma sono del parere che la sintetica  ricostruzione delle radici e dello sviluppo del programma Piu Europa valga come contributo utile per l’amministrazione comunale, così come è stato per la mia esperienza politico/amministrativa, ad avere sempre una visione strategica dello sviluppo del territorio, al fine di articolare con coerenza  e convergenza tutti gli interventi che alla fine su di esso ricadono.
Orbene, nel merito, il Piano Integrato Urbano della città di Acerra, e di cui a breve saranno portati a compimento i due interventi della Cittadella Scolastica e della Città Sicura, rappresenta lo strumento attuativo della strategia operativa per lo sviluppo urbano sostenibile, descritta all’asse 6 – obiettivo 6.2 del POR FESR 2007/2013 “Sviluppo Urbano e qualità della vita”- e si fonda, secondo quanto indicato nelle linee guida del Programma, su un approccio che integra, in un piano d’azione unitario e coerente, diverse tipologie di intervento e diverse fonti di finanziamento.
Ma la strategia delineata intende sviluppare –in prospettiva- un sistema regionale “meno Napolicentrico” , costituendo una rete di città con funzione di riequilibrio e di riorganizzazione spaziale e funzionale della Regione Campania a partire dalla provincia di Napoli, caratterizzata da una elevatissima densità demografica.
Ciò premesso, la Regione Campania,  in data 1/8/2006, ha approvato il Documento di Sviluppo Regionale, riconoscendo alle “città medie” ed alla “rete delle città medie” un ruolo fondamentale nella realizzazione dei programmi integrati di sviluppo urbano vincolando, però, l’indicatore della dimensione demografica in 50.000 abitanti -in modo burocratico- alle risultante dell’ultimo censimento della popolazione (censimento Istat) che notoriamente si tiene ogni dieci anni e l’ultimo dei quali risaliva all’anno 2001. (anno in cui la popolazione dei residenti in Acerra risultava inferiore a 50.000 abitanti).»
Acerra, grazie a Marletta, rientrò nelle città medie
«Fu solo grazie a numerosi incontri con il Consigliere Economico del Presidente della Regione Campania -Isaia Sales- ed alla sua capacità di interpretare la visione strategica delineata dai regolamenti comunitari, che venne rideterminata la dimensione demografica per l’individuazione delle “città medie”, con riferimento all’indice risultante all’anagrafe del comune alla data del 31/12/2006, vigilia dell’inizio della programmazione comunitaria 2007/2013.
Tali discussioni approfondirono anche i cosiddetti “Obiettivi di servizio” , ovvero la considerazione che nella ripartizione dei fondo si adottassero anche indici meno burocratici quali quelli del disagio abitativo e socio-economico, oltre che di recupero della carenza delle infrastrutture socio/territoriali. (All’epoca era in corso di costruzione l’Istituto Superiore, si determinava il finanziamento della piscina comunale, del tratto viario di Via Spiniello, etc.).»
Fu definito il Documento Strategico
«Centrale ed essenziale divenne, in quella stagione politica, pertanto, la definizione di un documento strategico 2007/2013 per lo sviluppo del territorio del Comune di Acerra basato sul principio che ogni ipotesi di programma di rigenerazione urbana non potesse che partire da un nuovo modello di crescita e di sviluppo della città, modificando la tradizionale antinomia tra centro e periferia, per cui al centro si addensano i servizi o proliferano attività e si addensano spazi aggregativi seppure insufficienti, mentre le periferie sono sgraziate, prive di servizi e di risorse economiche e afflitte da condizioni di disagio ed esclusione sociale.»
La riqualificazione della Gescal
«Proprio per questa visone unitaria e complessiva del quadro di sviluppo della nostra realtà territoriale, si tenne un tavolo di lavoro con l’Istituto Autonomo delle Case Popolari della provincia di Napoli, per definire un piano di  interventi di riqualificazione e di arricchimento di servizi del rione Gescal (l’Iacp aveva poteri sovraordinati cogenti rispetto al Comune di Acerra nella definizione di interventi di riqualificazione di tale zona ).»
Il Quartiere Madonnelle
«Il quartiere Madonnelle, invece,  ora come allora, risulta ancora interessato da un Piano Integrato Urbano non portato a compimento (all’epoca disponeva ancora di cospicui finanziamenti per l’attuazione di alcuni importanti interventi di riqualificazione quali il mercato giardino).
Presso lo stesso Consorzio per l’Area dello Sviluppo Industriale della provincia di Napoli (un ente commissariato fin dal 1997) aprimmo un tavolo di lavoro per le molteplici problematiche funzionali e territoriali (forse non tutti sanno che all’epoca non vi era ancora una linea telefonica funzionante in quell’area o che le assegnazioni di terreno venivano effettuate da due commissari in guerra fra loro, mentre oggi siamo in pieno momento di sviluppo della banda larga in tutta la Regione Campania).»
La commercializzazione dei prodotti agricoli
«Con rappresentanti di coltivatori e produttori agricoli avemmo incontri con i responsabili nazionali delle piattaforme logistiche dei grandi centri di distribuzione al fine di affrontare le modalità per superare  un aspetto dei tanti problemi (la commercializzazione) della nostra produzione agricola.
Forte di questo attivismo che vedeva l’amministrazione comunale presente e protagonista attiva su tutti i tavoli della programmazione sovracomunale, candidammo il Comune di Acerra ad assumere la qualifica di Organismo Intermedio per svolgere la totalità dei compiti dell’Autorità di Gestione e dell’Autorità di certificazione (la cosiddetta delega piena), in modo da dare spazio alla crescita partecipata dal basso, dalle istituzioni più vicine al territorio, che ci consentisse di affrontare da un punto di forza il salto di innovazione che intendevamo perseguire: coniugare inediti disegni di pianificazione di area vasta ed indirizzi puntuali di programmazione/progettazione. Subito affrontammo senza remore i nodi problematici che da decenni si erano stratificati sul territorio di Acerra:
-emergenza di aree ad elevata criticità per i processi intensivi di infrastrutturazione funzionale ed ambientale a partire dalla stazione AV/AC di Afragola – Porta della Campania- e dal polo della Grande Distribuzione;
-la limitrofa offerta ampia e diversificata di localizzazioni produttive (P.I.P.);
-il nuovo scenario strategico del raccordo tra i corridoi I e VIII delle reti transeuropee accanto al più antico ed irrisolto problema della riqualificazione funzionale ed ambientale dell’alveo dei Regi Lagni (riuscimmo a far rientrare questo intervento in uno dei sette grandi progetti approvati e finanziati dalla Commissione Europea (1/4/2007) anche se  sembra , almeno nel nostro territorio,  che tutto si sia risolto nella posa in opera , ed in pompa magna, di  quegli esili alberelli lungo la sponda del Regi Lagni).»
Lo Spiniello
«In seguito a vari incontri con funzionari e tecnici della Regione Campania, venne individuata l’area del quartiere Spiniello come area target di intervento in quanto rappresentava la sfida per la riqualificazione dell’intera città a partire da quel quartiere posizionato nella parte periferica sud- orientale del territorio cittadino, in una porzione urbana più vasta racchiusa tra la linea ferroviaria per Cancello ed il canale principale dei Regi Lagni e delimitata dall’antico sistema della viabilità che gravita intorno alla Via Spiniello-Fondola.
Quell’area di intervento era caratterizzata da un sistema complesso  e molto spesso confuso di residenze e spazi abbandonati di risulta nonché da un sistema più vasto di aree libere, in parte destinate all’agricoltura: area che racchiude in sé tutte le contraddizioni di una cosiddetta “periferia urbanizzata”.
Dal punto di vista insediativo, il quartiere Spiniello rappresenta un ambito di recente formazione ed è stato investito negli anni fino al 2004 da un massiccio fenomeno di densificazione edilizia: gli edifici sono molto spesso posizionati senza alcuna logica e senza rispettare gli allineamenti previsti dal Piano Particolareggiato, la costruzione di edifici di edilizia residenziale privata non è stato accompagnata dalla costruzione di quelle infrastrutture necessarie in grado di riequilibrare il consistente carico urbanistico dovuto ai nuovi insediamenti.
Ma l’area target “Spiniello” rappresentava anche quell’area che consentiva di adottare interventi direzionali che, partendo da quell’area di 85 ettari, fosse in grado di contribuire a riconfigurare anche la restante parte della città (si pensi solo quanto la dismissione della sede della linea ferroviaria FF.SS. obblighi alla riconfigurazione urbanistica dell’intero territorio acerrano, quanto sia ancora da funzionalizzare il comparto trasportistico dell’area della stazione Circumvesuviana, quanto la costruzione della parrocchia del Redentore e delle sue infrastrutture sociali connesse a tale insediamento materiale ed immateriale possano disciplinare il riequilibrio territoriale nell’altro versante della zona Spiniello, etc.).
Si tenga a mente che si tratta di un quartiere che , seppure sviluppatosi con edilizia regolarmente autorizzata dal Comune, si è qualificato per un isolamento urbano determinato dalla mancanza di un tessuto urbano riconoscibile e coordinato con la Città consolidata (e di cui l’attraversamento ferroviario rappresenta l’emblema fisico di tale cesura nel territorio) per l’assenza di sinergìe con le dinamiche di trasformazione urbana che interessano la città; per l’assenza totale di gerarchìe riconoscibili tra le parti costituenti il tessuto urbano; per l’elevato consumo del suolo a fronte di una scarsa presenza di aree a verde destinate ai cittadini; per la carenza di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività, con particolare riguardo a quelle destinate per l’infanzia, per gli anziani e per i disabili.
Tutto ciò trovò coerenza da una parte con la concomitante approvazione del Piano Urbanistico Comunale che, in modo complesso, si propose di  razionalizzare le criticità esistenti e sedimentate in decenni – e che avevano fatto crescere una città carente di funzioni ed attrezzature territoriali – e da altra parte per dare armonia complessiva alla città -interessata dalle trasformazioni pianificate a vari livelli- attraverso l’adozione del Documento  Strategico di Sviluppo della città di Acerra e di cui il programma Piu Europa rappresenta il motore propulsore.»
strong>Piu Europa come programma scrigno
«Un ultimo accenno, infine,  va fatto all’aver costruito un programma Piu Europa della Città di Acerra come programma-scrigno, ovvero un programma complesso di sviluppo del territorio che trova plurime e coerenti fonti di finanziamento a sostegno – un mix di finanziamenti aggiuntivi derivanti da altri assi prioritari di interventi, fonti di finanziamento che si integrano e fanno “sponda”  e di meccanismi premiali-così come si rileva dai documenti approvati dal Comune di Acerra e dalla Regione Campania e che si individuano in:
-Asse 1 -Rigenerazione Urbana
-Asse 2 -Trasporti e Mobilità
-Asse 3-Inclusione Sociale
-Asse 4 -Ricerca e Sviluppo»
Riflessioni Conclusive
«Ogni qualvolta si realizza un intervento che incrementa e qualifica i servizi alla nostra comunità (Città della Scuola, La Città Sicura ed altri interventi di riqualificazione territoriale in attuazione del programma Piu Europa) rappresenta sicuramente un traguardo importante perché arricchisce di funzioni materiali ed immateriali il nostro territorio.
Pertanto l’invito che mi sento di esprimere all’amministrazione comunale è quello di avere sempre una forte tensione a “mettere tutto a sistema”, secondo una visione sempre più strategica e complessiva  che, alla fine, attribuisce valore aggiunto ad ogni singolo intervento.
Gli 11 obiettivi tematici del ciclo di programmazione 2014/2020 sono improntati ad offrire le soluzioni “smart” per lo sviluppo urbano che, abbinate alla disponibilità di banda larga già realizzata ad Acerra, rappresentano un fattore abilitante della “crescita verde” nei più svariati settori dell’economia: dall’edilizia, ai trasporti e dalla gestione della mobilità all’energia.
Un’ultima invito all’amministrazione comunale, con l’augurio di riuscire ad arricchire di ulteriori interventi il programma Piu Europa, è quella di approfittare della grande attenzione posta alle raccomandazioni specifiche all’Italia, in generale, ed alla Regione Campania in particolare, (Country specific recommendations) affinché la programmazione 2014/2020 sia indirizzata non solo a risolvere alcuni grandi nodi strutturali: il contributo maggiore, infatti, che la politica di coesione nazionale e comunitaria può dare è quello del far seguire effettivamente le realizzazioni concrete alle ambizioni strategiche e non solo per i nuovi interventi, ma anche in continuità e a completamento di quanto già programmato nel ciclo 2007-2013 per i Fondi strutturali, per il Piano d’azione Coesione e per il Fondo di sviluppo e coesione che nel complesso riguardano risorse ingenti.»

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