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24 Maggio 2020, il papa ad Acerra

Il grande annuncio del Vescovo Di Donna e il grande dono del Santo Padre con la sua venuta ad Acerra

Il fautore di questo storico evento è lo stesso che da l’annuncio, ossia il Vescovo di Acerra, Mons. Antonio Di Donna. La visita del papa ad Acerra è in occasione del quinto anniversario dell’Enciclica “Laudato si”, per una ecologia integrale, a difesa ed alla custodia del creato.

L’evento storico, per la città di Pulcinella, è per il 24 maggio, una data importante, il pontefice nella Terra dei fuochi per ascoltare e per testimoniare tutta la sua vicinanza alla gente di questa terra che soffre e muore, a causa di un forte inquinamento. Papa Francesco attraverserà la città, incontrerà i vescovi, i parroci, i sindaci dei Comuni della Terra dei fuochi, e una rappresentanza di famiglie che hanno avuto vittime a causa dell’inquinamento ambientale; infine celebrerà la messa in piazza  Calipari e la preghiera del Regina Coeli. Subito dopo, il Papa farà rientro in Vaticano.

L’annuncio della venuta del Santo Padre ad Acerra lo ha fatto colui che è stato il promotore di questo storico evento: il Vescovo di Acerra, Mons. Antonio Di Donna. Egli, fin dal suo arrivo in questa città, a difesa del territorio e della sua comunità, si è sempre prodigato per l’ambiente, non è mai arretrato di un millimetro, è rimasto legato alle sofferenze di questa terra con azioni concrete, con la preghiera e con la sua diretta vicinanza.

La venuta del papa ad Acerra è l’occasione per rilanciare il documento “Laudato si”, per la custodia del creato e per rinvigorire la speranza.

Mons. Di Donna, il suo è stato un grande annuncio al comprensorio: «Certo, al comprensorio perché non è un fatto legato alla sola Acerra, infatti, noi vescovi delle Diocesi interessate al discorso dell’inquinamento ambientale, stiamo facendo da anni un cammino; il Papa viene ad Acerra, ma sono coinvolti anche i fedeli di queste Diocesi circostanti. È un bell’annuncio, è una buona notizia  ed è un grande dono che il Papa fa, venire in questa piccola città di Acerra, quasi una Betlemme antica, per rilanciare il suo documento “Laudato si” sulla custodia del creato, che proprio il 24 maggio fa il suo quinto anniversario. Il Pontefice viene per incontrare le popolazioni della cosiddetta “Terra dei fuochi” e per portare a loro una parola di conforto».

 Mons. Di Donna,  il 18 aprile la CEI ad Acerra, un altro evento importantissimo che precederà la venuta del Pontefice.

 «Certo, i due eventi sono collegati, anzi la visita del Papa suggella questo cammino, che ha nel 18 aprile una data importante, verranno qui le Diocesi della Campania e  tutte le Diocesi dell’Italia che sono interessate al fenomeno del degrado ambientale. Dal Ministero dell’ambiente, noi sappiamo che in Italia ci sono ben 57 siti riconosciuti ufficialmente come zone inquinate e su questi 57 siti insistono ben 70 diocesi, è strano a dirsi che 27 insistono al nord, 20 al centro e 23 al sud. Questo ci fa capire che la “Terra dei fuochi”  non siamo solo noi, ma ci sono tante terre dei fuochi in Italia, dal Nord al Sud della penisola; noi vorremmo coordinare e mettere insieme tutte queste Diocesi interessate a questo problema.»

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