Ebbene Si! La città di Acerra, che si candidava a città della musica, grazie alla sua antica tradizione musicale, con una banda musicale comunale dal 1861, sta per perdere il Liceo musicale del Munari. L’indietreggiamento sociale, culturale e sportivo della città desertificata e poco sicura, è arrivato al suo culmine, soprattutto negli ultimi 12 anni, dove alla guida della città sono arrivati soggetti che hanno pensato a curare semplicemente i numeri del proprio elettorato per consolidare il proprio potere alla guida della città grazie alla “fragile dignità” di una stragrande maggioranza della popolazione. Su questa falsa riga, c’è chi ha accettato di fare da comparsa, per poi restituire, tra qualche tempo, lo scettro del comando al manovratore.
Gli anatemi e il grido d’allarme lanciati dal Vescovo di Donna, dall’altare, in occasione dell’omelia di Pasqua, sembrano essere caduti nel vuoto. Mentre sotto il profilo culturale, questa mattina, registriamo il grido d’allarme lanciato dal professor Modestino De chiara su Facebook, sulla strada intrapresa da questa nostra città. Il maestro De chiara scrive: “Buongiorno, amici carissimi.
Pateracchi ed accordi di bassa lega per far andar via il “Liceo musicale del Munari” da Acerra.
Fate schifo! Questa volta la mano ce l’hanno messa un po tutti. Acerra non meritava ciò! Tutto è avvenuto in “Città metropolitana”, con il contributo di tutti. Tanto riguardo per Castelcisterna, ma la storia della musica acerrana è altra cosa.”