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A proposito di “Eccesso di zelo”

Acerra. Il Presidente del Consiglio Comunale ha reso pubblico sui social network il carteggio – risalente ad oltre dieci anni fa – relativo al “trasferimento” del Maresciallo dei vigili urbani, Michele Liguori, dal Settore Ambiente del Comando di Polizia Municipale al Castello Baronale. C’è la richiesta del Maresciallo e c’è la disposizione del trasferimento.
Il Presidente del Consiglio Comunale ha ritenuto di rendere pubblica una documentazione che, probabilmente, pubblica non lo è affatto, attenendo ad una sfera propria del rapporto di lavoro. In ogni caso, con enfasi e sottolineature varie, il Presidente del Consiglio Comunale ritiene che la pubblicazione di questo carteggio rimuova definitivamente qualunque ombra sul trasferimento tanto discusso del dipendente comunale. Non ci fu alcun abuso perpetrato dall’ Amministrazione dell’epoca per reprimere e contrastare “l’eccesso di zelo” con il quale il Maresciallo esercitava i propri doveri d’ufficio, ma l’accoglimento di una sua specifica richiesta.
Il Presidente del Consiglio Comunale, che rivendica e spesso minaccia di avere una memoria di elefante, attribuisce la locuzione “eccesso di zelo”, quale causa vera del trasferimento, ai denigratori di quella amministrazione comunale.
Strano, molto strano che tra i denigratori di quella amministrazione ci fosse il sindaco Espedito Marletta, che la capeggiava e guidava con consapevole autorevolezza.
In effetti, il comportamento “zelante” del Maresciallo Liguori fu evidenziato e descritto con puntiglio proprio dal sindaco Marletta nel corso di una famosa intervista rilasciata alla trasmissione televisiva di Rai Tre, Report.
È una dimenticanza dell’elefante o c’è dell’altro?
È evidente che la circostanza è talmente nota che anche un cervello di gallina non poteva dimenticarla.
A distanza di oltre dieci anni, quello del Presidente del Consiglio Comunale è quindi il tentativo furbesco di scaricare ogni responsabilità sul sindaco del tempo, al quale di certo quel carteggio era più che noto, avendo un controllo capillare e scientifico su ogni virgola della vita comunale. È, quindi, un attacco diretto e personale ad Espedito Marletta, per quanto subdolo, figlio di una logica comunicativa perversa, quanto ormai chiara. Quando nel passato l’azione amministrativa è stata produttiva di risultati si cerca sempre di rivendicarne i meriti. Quando è il contrario, la colpa è sempre da imputare agli altri.
Per la verità, pur non essendo dei conoscitori dei meandri oscuri della Casa Comunale e di tutti i suoi segreti, la lettura del carteggio è molto più indicativa di quello che sembra in apparenza. Intanto, il carteggio, carico di una ridondante retorica, di formalismi e convenevoli, si svolge tra il Maresciallo e il Dirigente del Personale, non il Comandante dei Vigili Urbani. Eppure è un’assegnazione nell’ambito della stessa direzione. Il “trasferimento” quindi poteva e soprattutto doveva essere disposto dal Comandante del tempo. Se questo non è avvenuto, la ragione è nota: nel Comando di Polizia Municipale era in atto da tempo uno scontro tra Michele Liguori e i vertici del Comando, proprio sulla gestione del settore ambiente. L’amministrazione comunale e il sindaco furono investiti della problematica e sollecitati a favorire una soluzione. Non sappiamo e nessuno, se non i diretti protagonisti, può sapere come si mossero le forze in campo. Di certo, le realtà politiche più influenti di quella maggioranza non restarono a guardare, impegnando tutto il proprio peso e forza per determinare una soluzione che, di certo, non era la tutela del Maresciallo Liguori.
Quel carteggio, quindi, non produce alcun elemento di novità, tantomeno di prova, essendo conseguenza di una tipica e costante dinamica nella gestione dei conflitti del personale nella pubblica amministrazione.
Sarebbe tutto più interessate se l’assessore all’ambiente dell’epoca avesse una nota o lettera di invito al Maresciallo Liguori a rimanere al proprio posto al settore ambiente del Comando di Polizia Municipale e a continuare nel suo lavoro.
Un eccesso di zelo?
Sarebbe tutto più interessante se gli esponenti più influenti della maggioranza di Lettieri potessero provare di aver richiesto di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali del Maresciallo e o di aver proposto all’Amministrazione di presenziare ai momenti commemorativi del “vigile eroe” svolti anche nella nostra città.
Un altro eccesso di zelo?
Sarebbe tutto ancora più interessante, se chi, in questi anni, ha avuto un controllo pieno e incondizionato sugli uffici comunali, potesse provare che sui rapporti, tra potenti gruppi imprenditoriali condannati in via definitiva per disastro ambientale e dipendenti comunali salvati soltanto dalla prescrizione, di essere intervenuto con risolutezza e durezza.
Ma sarebbe solo e soltanto un altro eccesso di zelo!

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