Acerra. I marciapiedi che conducono alla scuola elementare del Quarto Circolo didattico di Acerra ( Zona Spiniello), sono imbrattati in lungo ed in largo di deiezioni canine.
La questione oramai è di ordine igienico /sanitario.
La presenza di feci degli amici a quattro zampe, si riscontra sui marciapiedi di via Salvo D’Acquisto e Via Spiniello, per non parlare della pista ciclabile e i marciapiedi della stessa strada orientale. Le stesse
abbondano sui marciapiedi di Acerra, grazie all’inciviltà dei padroni.
Sono tantissime le famiglie di Acerra che hanno un cane con microchip, da tempo obbligatorio, che curano e trattano l’amico fedele dell’uomo con estremo amore.
Però, molti umani, si “animalizzano” quando portano a spasso il cane per i bisogni fisiologici.
Infatti, una miriade di marciapiedi della città è imbrattata da escrementi di cani che i proprietari lasciano e non raccolgono, come previsto dalla legge.
Quante multe sono state fatte dai signori Vigilini ai proprietari di cani che camminano sprovvisti di bustine per la raccolta della deiezione canina?
Cosa dice la legge per la mancata raccolta su strade e marciapiedi delle feci dell’animale?
“Non pulire le feci del cane sul marciapiede. Il reato di imbrattamento può essere commesso anche da chi non raccoglie gli escrementi del cane in luogo pubblico (sulla strada, sul marciapiede). La sanzione aumenta se il fatto coinvolge beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati e la pena è ancora più severa se le feci non raccolte, imbrattano beni di interesse storico o artistico (reclusione da tre mesi a un anno e multa da 1.000 a 3.000 euro).
Per le deiezioni liquide, l’accortezza di lavare la parte imbrattata con acqua, può consentire di evitare la condanna in caso di denuncia (come stabilito dalla Corte di Cassazione, con sentenza n. 7082/2015).”