Il Coraggio della Libertà
Poche righe di Carlo Tavassi…un giovane studente acerrano.
“Ieri mattina ho consegnato la bicicletta ricevuta con il progetto “Mens sana in corpore sano”, progetto della scuola patrocinato dal Comune di Acerra.
Non l’ho consegnata perchè sono critico nei confronti del progetto ma perchè si tratta di una strumentalizzazione degli studenti attuata dal sindaco Raffaele Lettieri
Per migliorare lo stato attuale delle cose, per cambiare questo sistema di sviluppo che sta uccidendo i nostri cari serve a poco, quasi a nulla, ridurre le ore di funzionamento dei termosifoni, serve poco le giornate con targhe alterne, servono a poco le biciclette se non si pone come obiettivo principale la chiusura dell’Inceneritore.
La mattina della biciclettata abbiamo chiaramente chiesto al sindaco di organizzare un’altra biciclettata con destinazione finale l’Inceneritore di Acerra. Oggi sono esattamente 15 giorni da quella mattina e il sindaco non ha ancora dato una risposta alla nostra proposta.
D’altronde non ci sorprende, il lavoro del sindaco negli ultimi 5 anni non ha per nulla rappresentato le istanze dei cittadini sul tema e talvolta faceva l’esatto contrario: Alla richiesta di una commissione popolare per il controllo dell’impianto ha risposto con la creazione di osservatori dell’impianto avvalendosi dei tecnici della Regione Campania (Proprietaria dell’impianto).
Noi vogliamo che il sindaco smetta di mettere in atto una strumentalizzazione spietata degli studenti, proclamandosi dalla loro parte. Ma noi giovani sappiamo che non è cosi. Nei nostri cuori e nelle nostre menti è lucido il ricordo di Plaza de Mayo e della repressione attuata affinchè quel parco rimanesse chiuso. Noi giovani sappiamo che sono assenti progetti per le politiche giovanili, sappiamo che per divertirci dobbiamo spostarci altrove.
Rafè non rappresenti i giovani, gli studenti, gli oppressi, chi lotta da anni contro l’inceneritore, rappresenti la malapolitica, l’affarismo e sei stato dalla parte di gente che ora è in carcere.
Io non dimentico i morti, i bambini malati e plaza de mayo.”
Carlo Tavassi
Unione degli Sudenti