Acerra risponde alla fiaccolata per la Vita. Ore 17, a Corso Vittorio Emanuele si distribuiscono fiaccole e palloncini. La gente radunata è tanta. Qualche striscione e tanto dolore. Hanno marciato con il popolo acerrano esponenti del Movimento 5 Stelle: Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei deputati; Alessandro Di Battista, deputato; Sergio Puglia, Senatore della Repubblica; Maria Muscarà, consigliere regionale. Un solo politico acerrano ha preso parte alla fiaccolata: il forzista Vincenzo De Maria, consigliere comunale.
Il tragitto parte dal corso, poi attraversa via Annunziata, arriva a piazza San Pietro, teatro di un grave fatto di cronaca nera nella serata di ieri, riparte lungo corso Italia e prosegue per via Soriano. Qualche giorno fa un’altra vittima, un bambino, si è aggiunto alle centinaia di vittime di tumore nella città. Proprio al cimitero di Acerra si ferma la fiaccolata, in un momento di preghiera, per i credenti, e di riflessione, per i non credenti, intenso e necessario. A quasi un anno dall’accesa protesta dell’inceneritore, a novembre del 2014, il problema è rimasto invariato, ed è questa una delle mancanze evidenziata dagli striscioni. “Ma le istituzioni sono morte?”, ne recita uno. Compare uno slogan sotto i volantini diffusi in occasione della fiaccolata, ed è una frase di papa Francesco: “Non lasciatevi rubare la speranza”. Basta ecomafie è l’urlo pacifico ma rabbioso di un popolo vittima di decisioni calate dall’alto. Una marcia non cambia lo stato delle cose, ma invia un segnale, che in uno stato sano e a tutela dei cittadini le istituzioni dovrebbero recepire e attuare.