Le strade di Acerra, le contrade di Pezzalunga e del Gaudello, le periferie della città sono stracolme di spazzatura, mentre i cittadini continuano a pagare una tassa esosa e il Comune ad incassare rilevanti ristori ambientali.
La città delle straordinarie percentuali di raccolta differenziata e dell’inceneritore più grande d’Europa sta subendo, oramai da diversi mesi, un servizio di igiene urbana a singhiozzo e comunque inadeguato.
Nel frattempo, i lavoratori impegnati nel servizio, comprensibilmente, protestano per non aver ancora percepito il trattamento di fine rapporto dalla ditta uscente e per conseguire lo stipendio dall’attuale gestore con gravi ritardi. Proprio nella giornata di ieri, dopo un’infruttuosa riunione in Prefettura, le rappresentanze sindacali hanno proclamato lo sciopero per i prossimi giorni.
Tutto questo non sta accadendo per caso!
La giunta ha prima prorogato il contratto milionario in scadenza con la ditta Falzarano, pur avendo a disposizione cinque anni per programmare la gara d’appalto. Poi è stata incapace di adeguare il capitolato e il piano industriale, rendendo entrambi più aderenti alle specificità e alle necessità di Acerra. Si doveva puntare con decisione a migliorare il servizio in termini di efficienza ed efficacia, riducendo i costi a carico dei cittadini. Le isole ecologiche, fondamentali per la differenziata e tenere la città pulita, sono state abbandonate e rimangono tuttora chiuse.
Il Partito Democratico chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di adottare subito i provvedimenti necessari, non escludendo nessuna strada, compresa la risoluzione contrattuale, per tutelare la città e i lavoratori interessati e per salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini.
C.S.:Coordinamento cittadino PD