Benvenuti nel mondo di “Malevera“, un brano musicale che ci porta in un emozionante viaggio attraverso le complessità della vita e le sfide che ognuno di noi affronta. “Malevera” è un brano musicale avvincente che esplora le profondità dell’animo umano e le lotte dei suoi protagonisti. Attraverso testi evocativi e melodie suggestive, il brano racconta di anime pensanti che si rifiutano di fuggire dalle loro circostanze oscure.

La malevera, simbolo delle sfide che si presentano nella vita, cresce profondamente nelle loro ossa. Con il coinvolgimento dell’artista internazionale, il cantante e strumentista palestinese Faisal Taher, “Malevera” si arricchisce di una prospettiva unica, portando con sé un messaggio di speranza e di unione. Questa collaborazione offre un’esperienza musicale straordinaria che ci invita a riflettere sulla nostra umanità e sulla volontà indomabile di sopravvivere”. Il nuovo singolo anticipa il prossimo progetto discografico dei TERRASONORA, che vedrà la luce nei prossimi mesi e con cui il gruppo continuerà a raccontare, a loro modo, storie personali ma allo stesso tempo condivisibili da chiunque. TERRASONORA, con la loro musica il prossimo 6 Agosto saranno protagonisti di una delle serate del prestigioso Festival Du Chant De Marin – Paimpol. Il singolo Malevera, che vede la partecipazione straordinaria del cantante strumentista palestinese Faisal Taher è stato scritto (testo e musica) da: Gennaro Esposito, Saverio Carpine, Davide Maria Laudiero; producer: Saverio Carpine; Mixing and Mastering: Saverio Carpine. L’attuale formazione dei Terrasonora è composta da: Gaia Fusco (voce), Gennaro Esposito (Chitarre), Davide Maria Laudiero(voce e chitarre), Raffaele Esposito (tastiere, pianoforte e sequencer), Antonio Esposito (basso), Antonello Gajulli (percussioni), Vincenzo Laudiero (flauti e fiati elettronici).
TERRASONORA è un progetto musicale che si propone di attualizzare la tradizione, rientrando quindi nel filone del cosiddetto “niù Folk”, nato negli anni ’90 con il ri-esplodere del folk revival.I brani dei Terrasonora utilizzano forme e linguaggi musicali tradizionali per raccontare – rigorosamente in dialetto! – storie attuali e alcuni aspetti della società contemporanea (le morti bianche, il conflitto israelo-palestinese, l’immigrazione), ma ciò che connota in modo inequivocabile il sound del gruppo è la fusione tra linguaggi e timbri diversi. Tutto il concerto è incentrato sui ritmi della tammurriata e della tarantella, la musica è schietta, trasuda energia e sentimento ed è caratterizzata da un melodismo pop che rende piacevole l’impasto timbrico dei molti strumenti impiegati: il suono degli strumenti di origine popolare (tammorra, tamburello, ciaramella, flauti di canna) viene sapientemente mescolato a quello di strumenti che provengono da altre culture (cajon, darabouka, nay) o che rimandano ad altri generi (basso elettrico, tastiere) per realizzare la perfetta sintesi tra le nostre sonorità e le influenze sonore e culturali che storicamente ci sono pervenute attraverso il bacino del Mediterraneo. Oltre ai brani inediti il repertorio è un piccolo compendio di musica tradizionale del sud Italia (sempre secondo l’idea del gruppo) senza tralasciare poi qualche omaggio ad altri gruppi che hanno segnato in maniera indelebile lo scenario del niù Folk. La musica dei TERRASONORA diventa così partecipazione e riappropriazione di un mondo che non ci ha mai abbandonato nonostante i blackout generazionali e le periodiche operazioni di rimozione della cultura popolare.