LA FINE DI UN SOGNO! di Pasquale Sansone
Napoli. Noi napoletani siamo abituati a sognare e ci capita spesso di rimanere delusi ed insoddisfatti al momento del risveglio.
Spesso ci affidiamo al gioco del lotto, scommettendo sui numeri che hanno accumulato mesi di ritardo, come il famoso 34.
Noi napoletani, dal cuore grande e dal forte calore umano, spesso ci affidiamo alla buona sorte ed attribuiamo al destino l’accaduto.
Il 1987 è l’anno del primo scudetto del Napoli, e più precisamente del Sud Italia.
È la vittoria di Davide su Golia, è la vittoria degli spiccioli sulla finanza, è il riscatto di un popolo che aveva patito sofferenze sociali, economiche e sportive.
La vittoria del primo scudetto del Napoli è arrivata quando nella rosa partenopea giocava il più grande giocatore di tutti i tempi: l’insuperabile Diego Armando Maradona.
La sua venuta a Napoli, fece superare molti tabù e longeve convinzioni, Maradona trasmetteva forza, coraggio, determinazione, voglia di vincere e capacità di trascinare compagni di squadra, raccattapalle e pubblico, ad affrontare la quotidianità della gara, a credere nel riscatto, a non rincorrere il solo sogno che non da spazio alla realtà.
Il sogno, spesso, è paragonabile all’attuale mondo virtuale. Ecco perché sostengo da sempre che, grazie a Maradona e al blasone costruitosi intorno a lui, Napoli smise di sognare, abbracciando la realtà con la conquista del tricolore, grazie ad “el Pibe de Oro” .
L’uomo dal mancino d’oro, l’uomo che ha fatto del calcio ragion di vita, l’uomo, il cui sogno,divenuto realtà, aveva una stella piena di gol e dribbling, l’uomo che fece cantare tutto il suo pubblico, che seminò allegria nel popolo, irrigando di gloria il suolo da lui calpestato, con la palla legata al piede. Ecco perché con Maradona sarebbe finito il sogno e saremmo stati catapultati nella meravigliosa realtà, con la conquista dello scudetto tricolore, cucito su quella maglia baciata dai colori dell’azzurro del cielo e del mare partenopeo.
(Foto di Luigi Buonincontro)
Pasquale Sansone