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Piazza Castello non riavrà i suoi Basoli. Associazioni soggiogate dai soliti trucchetti!

Rimettete i Basoli all’intera Piazza  castello

La sera del 26 gennaio di quest’anno, nella Sala Giunta del Come mune di Acerra, diverse Associazioni territoriali incontrarono i o vincitori del Bando per il Progetto del rifacimento di Piazza Castello ed altri interventi di recupero su parti del Castello medesimo, illustrato per la prima volta a grandi linee il progetto da cantierare. Il confronto avvenne principalmente tra le Associazioni e l’arch. Francesca Brancaccio nonché direttore tecnico dei lavori. Ci furono accese polemiche portate avanti soprattutto dal rappresentante dei Volontari Civici ed un esponente del quartiere Madonnella per quanto riguardavano i silenzi, il mancato coinvolgimento e ascolto di cittadini, associazioni e professionisti, in una fase preliminare e delicata della gestazione progettuale. Tutti messi a conoscenza di cose già fatte ed ultimate. Molte le osservazioni sui dettagli tecnici di non poco conto, ma le nostre critiche (Volontari Civici) si indirizzarono esclusivamente alla spinta di voler “modificare” la fruizione e il valore di storicità contestuale della Piazza e del fossato che circonda il maniero acerrano, già rimaneggiato più volte nei secoli, quasi sempre in modo poco attento e scrupoloso. Un progetto, quello di Piazza Castello che non tiene conto delle rovinate facciate degli edifici che compongono la Piazza. Un rifacimento totale della Piazza e aree annesse, dove non si prendono in considerazione zone per parcheggio nelle vicinanze. L’unica “rassicurazione “ che ci venne data pubblicamente dai progettisti, che gli storici lecci non sarebbero stati abbattuti, come pure i “basoli” sarebbero stati tutti riutilizzati in loco. Il direttore dei lavori arch. Brancaccio ci confermò che da computo preciso del lastricato preesistente e la ricollocazione degli antichi basoli, mancavano solo “alcuni” metri quadri. Amarissima sorpresa, ad oggi i basoli di un secolo fa non li vediamo collocati per tutta la piazza. All’inizio della Piazza si nota in maniera vistosa e contrastante una consistente porzione di pavimentazione con materiale che di sicuro non ha niente a che fare con i “basoli vulcanici” o per tipologia affine. Eppure quella sera, prima di salutarci, avemmo rassicurazioni da parte dei progettisti che si sarebbero impegnati nella ricerca della parte mancante dei basoli o in mancanza di tale soluzione, impiegare materiali quasi simili. Comunque solo a titolo di cronaca corretta dei fatti, vi fu qualcuno tra i presenti che suggerì la possibilità di recuperare i basoli mancanti tra quelli rimossi da alcune strade cittadine e depositati presso alcuni siti del circondario. Di tale soluzione non vi è traccia. Ennesima beffa. Basta essere presi in giro. Il giudizio sul rifacimento di Piazza Castello lo abbiamo espresso prima dell’avvio dei lavori. A quasi conclusione lavori, siamo ancora convinti, che hanno approvato un progetto devastante. E’ stato azzerato il disegno, la “scenografia”, la prospettiva di una storica piazza. Il valore di determinate piazze è dato appunto dal disegno, questa è la loro peculiarità. La bellezza non è determinata da quanto si spende, ma come si spende. Quei lecci, prima del rifacimento avevano un loro senso, oggi mi sembra che qualcuno li abbia dimenticato li per caso. Non si comprende la lettura, il percorso della Piazza . Nel mese di marzo furono protocollate al Sindaco una serie di osservazioni al Progetto “Oh, che bel castello…!” a firma del Centro di Cultura Acerra Nostra, Comitato Donne del 29 Agosto, Archeoclub di Acerra, Associazione Endas di Acerra, Associazione Volontari Civici. La comunicazione di quelle osservazioni sembra non sia mai stata inoltrata ai progettisti e direttore dei lavori? Ad Acerra, così funziona la comunicazione istituzionale, la partecipazione, il coinvolgimento delle Associazioni territoriali. Il degrado è sotto gli occhi di tutti e nessuno lo vede. Nel paese dell’inverosimile: l’inquinamento atmosferico e la ricaduta pesante dei metalli sul suolo, diventa un problema causato dal Porto di Napoli e dal reticolo viario a sud di Acerra. Sempre ad Acerra, a colpi di mezzucci e ruspe viene cancellata una delle piazze più belle che ci sia stata consegnata. Senza ossequio per la storia, in mancanza di un “ progetto adeguato” dello spazio urbano , la bellissima Piazza Castello potrebbe avere lo stesso destino di Piazza Falcone e Borsellino (ex Pretura). All’improvviso come se avessero stravolto l’impegno delle maestranze, di tecnici, dei sacrifici amministrativi, delle scelte della Città di un secolo addietro. Il lavoro meritevole altrui non va cancellato. Chiunque dotato di un minimo di sensibilità, coscienza civica, per non dire conoscenza archeologica ed architettonica, avrebbe difeso la storicità, recuperato e restaurato quella Piazza per tramandarla alle future generazioni. Qui ad Acerra si cancella tutto. Si distrugge tutto e tutti, perché chi amministra non ha radici, si poggia sul coacervo di posizioni, senza cultura e conoscenza storica del nostro territorio. In questa Città, si continua a calpestare, offendere i tracciati fondamentali e decisivi per lo sviluppo e salvaguardia della nostra memoria.

Comunicato Stampa 20- luglio-2016

Associazione “Volontari Civici”
Portavoce Russo Giuseppe

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