Ercolano. Tromba che suona il silenzio, palloncini simbolo di speranza e le lettere degli studenti per Giovanbattista, il giovane musicista ucciso a Napoli. La grande festa di benvenuto che sensibilizza le coscienze.
Preside Laura Patrizia Cagnazzo: “Mai più violenza, mai più degrado. Le periferie sono abbandonate”. E l’appello ai genitori contro la dispersione scolastica: “Portate i vostri figli a scuola, educateli, dategli il senso della dignità e delle regole. Vi saremo vicini. La scuola è in prima linea, è il futuro dei nostri bambini”
Ercolano. La tromba che suona il Silenzio. E poi il volo dei palloncini bianchi, lasciati andare al cielo alle falde del Vesuvio, accompagnato da un fragoroso applauso. A seguire un momento di preghiera, intimo, accompagnato dai pensieri degli stessi studenti.
Così, nel primo giorno di scuola, i due plessi Istituto Comprensivo I.C.3 “De Curtis – Ungaretti” commemorano con un doppio evento la memoria di Giogiò, Giovanbattista Cutolo, il musicista di appena 24 anni ucciso a Napoli a colpi di pistola.
«Idealmente abbiamo fatto volare verso l’alto, verso Giogiò i nostri pensieri. Questi palloncini bianchi simboleggiano la speranza, per dire mai più alla violenza, mai più degrado – esordisce il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Laura Patrizia Cagnazzo – Dove c’è il cuore, dove ci sono i sentimenti, lì c’è futuro. La scuola è un luogo di cultura, di legalità, ma soprattutto rappresenta il futuro per i nostri bambini».

È emozionante il ritorno in classe ad Ercolano, con una doppia manifestazione, in entrambi i plessi, pensata per sensibilizzare le coscienze dei giovani e delle famiglie, per poi aprirsi alla grande festa, con tanta musica e colori, il Prof Trampoliere, la balloon art, il coro accompagnato dai maestri strumentisti, per dare il benvenuto ai bambini delle prime classi. Ancora una volta l’istituto De Curtis – Ungaretti si conferma presidio di legalità per la trasmissione e la costruzione di valori.
«Un ragazzo che muore per mano di un altro ragazzo è terribile – afferma la Preside Laura Patrizia Cagnazzo – Non c’è motivo alla morte di un giovane. Oggi è un giorno importante per tutti, in particolare per i nostri bambini che entrano a scuola per la prima volta, sia alla primaria che alla secondaria. Abbiamo deciso di dedicare questo duplice momento, in entrambi i plessi scolastici, a Giogiò per due motivi: innanzitutto perché era un musicista e la nostra è una scuola ad indirizzo musicale. E poi perché è una morte tragica e assolutamente impensabile. I nostri ragazzi hanno voluto commemorarlo così, con un ricordo semplice, fatto di musica e solarità. I nostri giovani devono esprimere il futuro nella loro veste migliore, attraverso la cultura, la musica, la bellezza, l’istruzione, che in molti territori e in molte periferie spesso viene meno».
Istituto e docenti “in prima linea”, nella costruzione di una cultura della legalità, con cicli di incontri, progetti e testimonianze di personaggi illustri impegnati nel contrasto alla violenza.
«La nostra è una scuola molto attiva, impegnata», insiste la Preside Cagnazzo che lancia, inoltre, un appello alle famiglie, contro la dispersione scolastica: «Mandate a scuola i vostri figli. Educateli, dategli il senso della dignità e delle regole: senza quelle non andiamo avanti. Abbiamo bisogno della vostra partecipazione. Rispettate la scuola, come noi rispettiamo voi genitori. Faremo del nostro meglio per esservi vicino. Buon anno scolastico. I bambini delle quinte accompagnano gli alunni delle prime in classe: è un gesto simbolico, il grande guiderà il piccolo e così sarà per sempre».