Nella sala Giunta del Comune di Acerra, i vincitori del Bando per il Progetto di rifacimento di Piazza Castello ed altri interventi di recupero su parti del Castello medesimo, alla presenza di diverse Associazioni territoriali hanno illustrato per la prima volta a grandi linee il progetto da cantierare. L’interlocutore principali con le Associazioni è stato L’arch. Francesca Brancaccio nonché direttore tecnico dei lavori, persona altamente competente e disponibile. Le preliminari polemiche hanno riguardato i silenzi, il mancato coinvolgimento e ascolto di cittadini, associazioni e professionisti, in una fase preliminare e delicata della gestazione progettuale.Tutti messi a conoscenza di cose già fatte ed ultimate. Molte le osservazioni sui dettagli tecnici di non poco conto, le quali sembra siano state pure recepite o eventualmente da tenere in debita considerazione durante lo sviluppo dell’esecuzione.Valutando il progetto a distanza ravvicinata “si rivela meno invasivo” dei disegni messi in circolazione. Premesso, ben che vengano Progetti di riqualificazione, di funzionalità e ri-funzionalità di restauro di opere storico-architettoniche. Di positivo abbiamo appreso dai progettisti che gli storici lecci non verranno abbattuti, come pure tutti i “basoli” saranno riutilizzati in loco.
Le nostre critiche(Volontari Civici) si sono indirizzate esclusivamente alla spinta di voler “modificare” la fruizione e il valore di storicità contestuale della Piazza e del fossato che circonda il maniero acerrano, già rimaneggiato più volte nei secoli, quasi sempre in modo poco attento e scrupoloso. Nel progetto del rifacimento della Piazza , per consentire anche l’eventuale fruizione diretta del fossato con buona parte della pavimentazione di esso, mette in evidenza in maniera macroscopica che c’è una ridondanza di percorsi. Viene integrato nel rifacimento della Piazza anche Piazzale Renella, antistante l’edificio scolastico degli anni ’20. Fino a poco prima della chiusura, avvenuta nel 2010 per inagibilità, ospitava una platea scolastica di oltre 1.000 alunni, oggi ultravandalizzato e in parte incendiato, è in attesa di una ristrutturazione totale per il valore circa di 6 milioni di euro.Un progetto, quello di Piazza Castello che non tiene conto dell’immediato degrado del centro storico. Un rifacimento totale della Piazza e aree annesse, dove non si prendono in considerazione zone per parcheggio nelle vicinanze. Stiamo parlando di una concentrazione d’investimenti ed un carico di utenza per attività/servizi amministrativi-culturali-ludiche-sportive-tempo libero-culto, in un area già con insufficienti parcheggi, se non quello futuribile presso il nascituro Parco Urbano di via Manzoni.
Nella stessa area avremo 1)Castello Baronale che ospiterà: Museo della Maschera di Pulcinella, Museo del Folklore, Scuola di Musica, Biblioteca con Archivio Comunale, Museo Archeologico, Giardini da visitare, Fossato a verde per passeggiate, Centro Polifunzionale (recupero sottotetto). 2) Nel retrostante Piazzale Renella, l’edificio scolastico in attesa dell’imponente ristrutturazione, privato anch’esso dell’unico parcheggio esistente. I progettisti non hanno minimamente immaginato in inverno piovoso e freddo di mattina presto cosa significa accompagnare i bambini a scuola senza parcheggio o tappeti volanti. 3)Edificio Comunale di Viale della Democrazia provvisto di un parcheggio sottodimensionato per le effettive esigenze. 4) Parco Urbano che dovrebbe offrire un polmone di super verde, spazio per il tempo libero,ad un bacino potenziale di utenza di 60.000 abitanti con un parcheggio per tutte le attività e sevizi che abbiamo elencato. Una programmazione, un progetto complessivo che non tiene conto dell’ulteriore carico di viabilità sulle arterie circostanti e supplementi d’ inquinamento per i meno fortunati. Le scelte non possono essere solo teoriche. Vanno studiati i contesti di socialità, di composizione sociale, di articolazioni territoriale e di programmazione.In tutto questo non si è pensato alle strutture propedeutiche che dovrebbero favorire la partecipazione e fruizione dei beni culturali di quote di popolazione sempre più sofferente e sempre più verso l’invecchiamento. Saremo anche spettatori di un aggravarsi di carico di mobilità e smog ad opera dell’inizio dei lavori per il Parco Urbano, la ristrutturazione del 1° Circolo, il rifacimento dell’area di piazza Castello. Nel frattempo non sono state messe in campo la realizzazione sempre di strutture propedeudiche per evitare complessivamente l’aggravarsi della viabilità ad opera dell’inizio dei lavori dell’Alta Capacità. Ad Acerra, dopo una relativa astinenza, si rafforza la strada delle opere con Fondi Pubblici che in molti casi sono da denuncia, o si commettono dei veri e propri scempi. Come e non ultimo il restauro dell’ex Granaio allocato a piano terra del Castello Baronale. Proprio ieri sera a margine discussione è emerso nell’ambito delle critiche e preoccupazioni per il restauro contro ogni logica di superficialità, incompetenza e disastri che si arrecano al bene architettonico, il riferimento era all’esempio di restauro da poco consegnato dei locali del Granaio. La D.ssa Brancaccio, non esitò a dire che quando si hanno tali risultati è perché non vengono rispettati le indicazioni del progetto e dei materiali da impiegare.Qualche sospetto lo tenevamo già. Il problema è come sempre nella Pubblica Amministrazione, a chi imputare i danni di tale ennesimo obbrobrio? Anche perché la politica in molti casi vuole solo raccogliere i consensi e lasciarsi la vera stupidità e ciucciagine alle spalle. Nella Città delle origini della maschera di Pulcinella, si continuano a sprecare ingenti somme di soldi, si approvano e realizzano progetti che non hanno un corretto dimensionamento degli standard di vivibilità e accesso ai servizi.
Associazione “Volontari Civici”
Portavoce – Russo Giuseppe