Si conclude a lieto fine l’episodio spiacevole verificatosi durante la Fiaccolata per la vita.
Lo scorso 20 settembre, migliaia di acerrani scesero in strada a fiaccole accese, per manifestare pacificamente contro le ecomafie. Fra loro, a protestare con gli altri, c’erano anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e altri deputati del Movimento Cinque Stelle.
In quell’occasione, ad Alessandro Cannavacciuolo, attivista ambientale fra i coordinatori della manifestazione, fu notificata una multa dell’importo di 400 euro, a sanzione di alcune locandine affisse su spazi non idonei nei giorni precedenti.
Subito dopo la multa, Alessandro dichiarò: «Sono stato multato per essere stato semplicemente l’organizzatore e non l’autore materiale dell’affissione abusiva. Inoltre alla realizzazione della fiaccolata hanno collaborato tantissimi cittadini in forma del tutto volontaria e autonoma, distribuendo anche materiale per comunicare l’evento. A questo punto, visto che sul territorio c’è continuamente un’affissione selvaggia di pubblicità privata, quindi non certo a scopo sociale, pubblicità privata che nessuno “vede”, mi viene il sospetto che qualcuno voglia contrastare chiunque non si allinei al verbo dominante».
Adesso, dopo aver presentato ricorso, è arrivato il riconoscimento dell’errore: il verbale relativo al 18 settembre è stato archiviato, poiché sono emerse circostanze sufficienti a escludere che si sia concretizzata la richiamata violazione.