SUPERGA: i ricordi, il dolore, i colori di un gemellaggio!
Visitare Superga era d’obbligo, per rendere omaggio al grande Torino, compagine calcistica scomparsa, con a seguito staff tecnico e giornalisti, in quell’immane tragedia dell’incidente aereo del 4 maggio 1949. Quella squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti, alcuni anni prima della tragedia, era venuta ad Acerra gemellandosi con la squadra locale, omaggiandola di completini, attribuendogli i colori granata ed il simbolo del toro.

La visita all’ex capitale d’Italia, l’omaggio personale alla memoria del grande Torino, per un giornalista come me che viene dallo sport, era fondamentale e doverosa. Il destino ha voluto che essa capitasse nell’anno 2017, proprio quando l’amministrazione di turno ad Acerra ha iniziato i lavori di abbattimento dello Stadio Comunale, terreno di gioco dei colori granata. Con esso va via un pezzo di storia della città di Pulcinella, il fiore all’occhiello degli stadi campani degli anni sessanta, un luogo dalla valenza sociale e sportiva, terreno ed erba calpestati, almeno una volta, dalla stragrande maggioranza degli acerrani.
Quella di Superga è stata una visita sentita ed emozionante.
È molto difficile in quel luogo trattenere le lacrime per chi, come me, ama lo sport e la vita. Lacrime per quegli uomini pluriscudettati, operai del calcio vero di un tempo, uomini che per i colori di una maglia e di una bandiera, erano capaci di dare anche la vita, atleti legati alla storia della loro terra ed alle sue opere pubbliche o chicchessia. È da qui che dopo una preghiera a quegli atleti, tecnici e giornalisti, il mio pensiero è andato all’ex Stadio Comunale di Acerra, che una “certa mano” ha voluto distruggere!
Pasquale Sansone