Azzurri ok nel test con l’Empoli Primavera: Zaza e Insigne protagonisti.
Coverciano. Si è concluso 13-0 il test che la Nazionale ha sostenuto nel pomeriggio a Coverciano contro la Primavera dell’Empoli. Tra gli Azzurri, in grande spolvero Zaza e Insigne, autori rispettivamente di un poker e di una tripletta.
Nel primo tempo, Conte ha schierato la squadra con il modulo 3-5-2: Darmian, Bonucci e Ogbonna davanti a Sirigu; a centrocampo Candreva, Sturaro, Thiago Motta, Parolo ed El Shaarawy; in attacco Immobile e Zaza. Proprio Zaza è stato il protagonista del primo tempo, nel quale ha realizzato quattro reti. A segno anche El Shaarawy e Candreva, oltre ad un’autorete, per il 7-0 di metà gara.
Nella ripresa, il CT azzurro ha riproposto lo stesso modulo, cambiandone gli interpreti (ad eccezione di Ogbonna): Marchetti in porta; Barzagli, Ogbonna e Chiellini in difesa; De Sciglio, Florenzi, De Rossi, Giaccherini e Bernardeschi a centrocampo; Insigne e Pellé in avanti. Al 15′ Ogbonna ha lasciato spazio a Zappacosta, che è andato a fare il terzo di difesa, con Barzagli spostato al centro. Positiva la prova di Insigne, autore di tre gol. Le altre marcature hanno portato le firme di Chiellini, Bernardeschi e Giaccherini.
Prima dell’amichevole, in mattinata gli Azzurri sono stati impegnati in una seduta video. In sala stampa è stata poi la volta di Federico Bernardeschi, una delle più belle sorprese dell’ultimo campionato e alla sua prima grande avventura su un palcoscenico internazionale: “Se temeva di non essere convocato un campione come De Rossi – esordisce il centrocampista della Fiorentina davanti ai cronisti – figuriamoci io. Ho sempre cercato di dare il 100% ed è arrivata questa chiamata importantissima per me. Sono il più giovane ed è un grande privilegio essere qui in mezzo a tanti campioni”.
Nato a Carrara come Buffon (“con Gigi ho un bellissimo rapporto, lo ringrazierò sempre per i consigli che mi dà. E’ un modello da seguire”), cresciuto nel mito di Andriy Shevchenko, nel 2006, quando l’Italia si laureava per la quarta volta Campione del Mondo, Bernardeschi aveva solo 12 anni: “Ho fatto una buona annata ed essere qui è il coronamento di un sogno. Questo deve essere però per me un punto di partenza, dobbiamo lavorare per raggiungere i nostri sogni. E il sogno sarebbe vincere l’Europeo”.
Antonio Conte gli chiede di saltare l’uomo e di creare superiorità numerica: “A livello tattico mi trovo bene come esterno destro – sottolinea – e un giorno mi piacerebbe giocare come trequartista, ma so di dovermi adattare ad ogni ruolo e l’importante è cercare di dare il mio contributo. Tecnicamente amo giocare con il pallone andare in profondità”.
Chiusura su Thiago Motta e sui punti di forza dell’Italia: “Thiago merita la maglia numero 10 per quello che ha fatto in carriera. Questa Nazionale ha tanta qualità in ogni singolo giocatore e come squadra, la nostra forza deve essere il gruppo”.