Allarme inquinamento ad Acerra, ma al Comune non c’è niente e nessuno!
In queste settimane si è insediato stabilmente sulla penisola italiana un persistente sistema di alta pressione. È una condizione meteorologica tipica di questo periodo, con l’inevitabile abbassamento generalizzato della temperatura, nebbia in val padana, foschia notturna nelle nostre zone. Non c’è più da tempo in televisione il colonnello Bernacca ad informarci, non abbiamo la stessa sensibile cultura degli inglesi verso le condizioni del tempo, ma l’esperienza ci ha preparato a misurarci con il cielo.
Queste condizioni meteorologiche, di pressione e di temperatura, favoriscono, purtroppo, la formazione di una cappa che ostacola i normali flussi d’aria. La mancanza della circolazione dell’aria, l’incremento del traffico veicolare, qualche insediamento industriale e l’uso più intenso delle fonti di riscaldamento incrementano il livello dell’inquinamento nelle città e comunque della qualità dell’aria. In questi giorni, da Milano, dove il sindaco Pisapia ha ordinato il blocco del traffico e addirittura autorizzato l’utilizzo dei mezzi pubblici gratis, a Napoli si stanno adottando tutte le misure indispensabili ed urgenti per fronteggiare un’emergenza che mette in pericolo la salute dei cittadini.
L’area acerrana, peraltro una vera e propria depressione territoriale, si trova nelle stesse condizioni, avendo peraltro un impianto di incenerimento in funzione e altre industrie pesanti attive. Il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria, infatti, che si compone di tre centraline fisse, sta – da oltre quindici giorni – registrando il sistematico e continuo sforamento degli inquinanti e delle polveri sottili.
È una vera e propria emergenza che si inserisce in un contesto ambientale già problematico in condizioni normali. Il problema della qualità dell’aria nell’area acerrana è una questione seguita e vigilata da tempo dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, tanto da aver indicato alla Regione Campania e al Comune di Acerra la necessità di procedere ad uno studio analitico e specifico del territorio, attraverso la “caratterizzazione” o “speciazione” delle polveri sottili presenti nell’aria. Questo studio è fondamentale per comprendere le fonti di inquinamento e di insalubrità dell’aria. L’amministrazione comunale, in tutti questi tre anni, non si è mai attivata nei confronti della Regione Campania per richiedere il finanziamento del progetto di studio, non ricadendo nell’attività istituzionali ordinarie dell’Agenzia.
Il sindaco, in qualità di principale autorità sanitaria competente sul territorio, continua a non attivarsi per fronteggiare con il potere di ordinanza la situazione emergenziale che si è venuta creare. Questo potere di ordinanza viene utilizzato, in modo singolare, distorto e inopportuno, come nel caso del volantinaggio, su questioni di scarso significato e valenza pubblica, ma non viene esercitato per difendere la salute dei cittadini.
Siamo di fronte all’assurdo istituzionale, ma non deve sorprendere affatto. Per il sindaco che puoi chiamare per nome l’ambiente non è una priorità dell’azione amministrativa. L’ufficio ambiente è stato abbandonato da tempo al suo destino di marginalità e irrilevanza. Manca da tempo un assessore e un dirigente con competenze tecniche in materia ambientale. In questi giorni, non deve essere sottaciuto che si stanno svolgendo prove e selezioni che non andranno a coprire questi ruoli. L’osservatorio ambientale comunale, infine, dopo le prime riunioni utili per qualche foto e al massimo qualche comunicato stampa, ha dovuto misurarsi con l’inutilità del proprio ruolo, costringendo tutti i componenti nominati dalle associazioni e comitati, nonché un ingegnere ambientale, a rassegnare le dimissioni. L’avviso pubblico per procedere alla loro sostituzione è scaduto il 6 novembre 2015. Non si conosce, ad oggi, l’esito di questo avviso, a differenza di quello per la nomina di un dirigente amministrativo e tecnico, per il quale, prima ancora della scadenza del termine di presentazione delle domande, si è attivato – come per magia – l’intero apparato burocratico e di potere del Comune di Acerra, per assumere ogni utile iniziativa per ovviare alle scarse manifestazioni di interesse, cioè alle poche domande presentate.
Acerra dove è stata trascinata?
Pasquale Sansone