Comune di Acerra: voto di scambio, amministrazione delegittimata, democrazia malata.
L’attenzione giornalistica del Corriere della Sera, con una importante video inchiesta sul voto ad Acerra, ripropone la gravità della situazione democratica e politica nella città.
Per molti mesi e settimane sono circolati, con l’insistenza dovuta e qualche cautela, tanti “si dice” sulle carte contenute nel fascicolo del processo che vede imputato per voto di scambio l’imprenditore del settore della vigilanza privata, Nicola Ricchiuti, eletto consigliere comunale nella lista “Acerra è tua”, capeggiata da Andrea Piatto a sostegno di Raffaele Lettieri.
L’inchiesta giornalistica ha intanto portato alla luce alcuni nuovi fatti e circostanze inequivocabili sull’inquinamento del voto durante le ultime elezioni amministrative. Spetterà alla Procura della Repubblica di Nola valutare la portata e l’eventuale novità di queste gravissime vicende che hanno umiliato la città agli occhi dell’intero paese.
L’inchiesta giornalistica fa emergere una realtà devastata e mortificante per qualunque cittadino libero. Ci troviamo di fronte a una democrazia malata, dove comprare e vendere voti, come ha sottolineato il Procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono pratiche considerate normali e giustificate. Il senso diffuso di impunità ha alimentato a dismisura il fenomeno rendendolo capillare, collaudato e sistematico nelle realtà in cui il disagio sociale è più marcato e forte. La situazione di Acerra è diventata allarmante anche per l’incapacità o la difficoltà delle istituzioni di reprimere e prevenire queste condotte che ammazzano la politica e il futuro della città.
Il sindaco di Acerra invece di farsi carico, nell’interesse di tutti, del dovere della chiarezza, preferisce scappare, come sta facendo da anni anche sui costi di quella maledetta campagna elettorale, premendo l’acceleratore del suo potente fuoristrada o delegando, il fidato addetto stampa, a fornire giustificazioni ad un silenzio grave e colpevole, semplicemente indegne e umilianti.
Diversi consiglieri comunali sono stati tirati in ballo. È necessario, per quanto diverse siano le situazioni e la gravità dei comportamenti contestati, che ciascuno per la sua parte contribuisca a fare chiarezza, assumendosi almeno la propria quota di responsabilità politica.
A questo punto, può succedere di tutto e bisogna attendersi di tutto o semplicemente anche niente.
Chi governa non ha più alcuna legittimità a farlo. Potrà solo continuare a gestire nei prossimi mesi un potere pieno di metastasi e avvitato nelle sue pratiche. Se, per esempio, il Presidente del Consiglio Comunale continuerà a guardare le stelle in cielo in pieno giorno, facendo finta di nulla, o il nuovo assessore alla Legalità a buttare la testa sotto la sabbia come gli struzzi, senza avvertire il dovere morale e politico per entrambi di immediate dimissioni, sarà solo la dimostrazione di una degenerazione senza rimedio, senza speranze, senza dignità.