Omicidio di Piazza San Pietro:il silenzio delle istituzioni, della politica, della società civile!
L’uccisione di un uomo in un’affollata Piazza San Pietro, nel pieno di un sabato sera di settembre, avrebbe dovuto imporre una diversa attenzione e una reazione da parte delle istituzioni locali, della politica e della società civile.
Invece, a distanza di giorni, si registra solo uno sconcertante quanto preoccupante silenzio.
Nessuna posizione pubblica del sindaco, del Consiglio Comunale, infatti, ma neppure un partito ha sentito la necessità impellente di sottolineare la distrazione delle istituzioni comunali sulla questione, manifestando le inquietudini e le frustrazioni di un’intera comunità, per un delitto che tenendo conto dell’ora, del contesto e delle modalità dell’esecuzione ha esposto a seri rischi l’incolumità fisica degli ignari passanti.
Anche altre istituzioni cittadine, storicamente attente e sensibili alla tematica della lotta alla criminalità, in questa circostanza, hanno assunto una posizione defilata.
Nell’immediatezza del grave fatto di sangue, poi, un’ambulanza, con un malcapitato vittima di un precedente incidente stradale e con gli operatori sanitari addetti, è stata costretta a fermarsi, presso Piazza San Pietro, per ottenere un soccorso immediato.
È vero che il contrasto alla criminalità organizzata, per quanto al momento risulta indecifrabile il movente dell’assassinio, non è una materia propria della politica e delle istituzioni locali. Afferisce alla sfera esclusiva di alte funzioni dello Stato e, in particolare, all’esercizio di prerogative proprie della giustizia, dell’autorità militare e di prevenzione delle forze dell’Ordine e di polizia.
Tuttavia, sono proprio le realtà locali ad avere il compito di rappresentare a tutti i livelli il bisogno di sicurezza dei cittadini, avvertito comprensibilmente come una condizione essenziale per una dignitosa qualità della vita.
In una realtà dove mancano opportunità di crescita economica e sociale per gli individui, dove la salute è minacciata dalla devastazione ambientale e i servizi assicurati dalla pubblica amministrazione sono carenti e inadeguati, la sicurezza diviene un patrimonio fondamentale per la vita e per la serenità delle famiglie.
Episodi di questo genere, con i corollari descritti, inducono a chiudersi in casa, ad essere angosciati quando un figlio, per necessità o divertimento, esce per strada.
Proprio per questi comprensibili motivi, questi silenzi delle istituzioni, della politica e della società civile acerrana, oltre ad indignare, preoccupano profondamente!