Acerra. “Questa città non risorgerà mai!”
Un dato allarmante in città, è la chiusura continua e costante delle attività commerciali. I maggiori contribuenti di tasse del comune di una città, sono e restano le attività commerciali distribuite sul territorio. Una repentina chiusura degli esercizi commerciali, dovuta ad una cattiva gestione ed a politiche inadeguate per il settore commerciale, contribuiscono alla desertificazione, alla chiusura delle attività, all’impoverimento costante e continuo di una città. E visto che gli enti locali fruiranno sempre meno contributi da parte dello Stato, visto che prima o poi finiranno le stagioni dei ristori per infrastrutture che attraverseranno e deturperanno il paesaggio, e per le aziende che contribuiscono all’inquinamento locale, che insistono sul territorio, visto che il nuovo “Duo” Lettieri/D’Errico da in gestione parchi pubblici: Parco pubblico urbano a 2000 euro l’anno, vale a dire 250 euro al mese e il campo sportivo Arcoleo a 4000 euro l’anno, per 334,00 euro al mese, a compari e comparielli, ai danni di una intera comunità, in attesa della privatizzazione del cimitero, in attesa della privatizzazione del Castello, in attesa della privatizzazione della futura piscina comunale, all’ente non resta che fare cassa attraverso le multe dei vigilini. Povera la mia città, incompetenti e avvezzi al solo potere, hanno portato a dare ragione ad un un segretario, che all’inizio del ‘900 disse: “questa città non risorgerà mai”: adesso ho capito il perchè!