Acerra. Nella giornata di ieri è stata ufficializzata la riconvocazione della Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’inceneritore di Acerra. Il prossimo 5 ottobre, presso la Regione Campania, saranno esaminate le integrazioni prodotte dalla Società A2A rispetto ai rilievi sollevati dall’Arpa Campania e dall’Università del Sannio.
Il Comune di Acerra ha esaurito, in prima battuta, il “compitino” che si era affidato, esprimendo semplicemente, in premessa e senza entrare nel merito delle questioni come prevede invece il procedimento di legge, un parere negativo.
Immaginiamo la storia al contrario.
Il Comune di Acerra, di fronte ad un appuntamento così rilevante, aveva immediatamente affidato ad una grande università italiana l’incarico di svolgere una consulenza finalizzata a produrre osservazioni e rilievi nell’ambito della procedura per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata. L’imponente e certosino lavoro prodotto dal Comune di Acerra – significativo sul piano tecnico, tecnologico e ambientale – aveva addirittura svilito e assorbito i marginali appunti prodotti nel frattempo dall’Arpac e dall’Università del Sannio.
La società A2A era stata costretta, dalla puntualità delle contestazioni ad aggiornare l’impianto e a sospendere l’attività per un certo periodo. Ad Acerra, l’amministrazione comunale aveva ottenuto un risultato di portata storica, con conferenza stampa affollatissime e varie dirette televisive con Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale a spiegare e rivendicare le ragioni del clamoroso successo.
Tutti i comitati della prima e dell’ultima ora a salutare, sotto l’edificio municipale, finalmente un risultato importante per la città ottenuto contro il potere e i poteri, mentre i sostenitori della maggioranza riempivano il parco pubblico di via Manzoni, aperto per l’occasione fino alle due di notte, di striscioni con le scritte: “Bene così”, “Avanti così”, “La grande Vittoria”, “Acerra non è Afragola, ma neanche Casalnuovo”.