Acerra, la città priva di programmazione, “stecca” anche nell’organizzazione di manifestazioni a forte attrazione turistica, vedi l’evento della rievocazione storica di Sabato e Domenica prossima, con l’assalto al Castello, buttata lì, avvisando la città timidamente, solo qualche giorno prima; è stata organizzata inoltre, in concomitanza con la festa dei gigli di Nola. L’evento, bellissimo e piacevole, rientra nella logica di chi, da oltre un decennio, gestisce il potere in città con un solo obiettivo: “l’importante è fare, indipendentemente da come viene fatto”.
Così, arrivano centinaia di milioni di euro
per riqualificare la città, ma i lavori, approssimativi e deturpanti, nel silenzio assordante di associazioni e politici, cancellano il passato nel centro storico, “struppeiano” i corsi con un restringimento della carreggiata, che ha bloccato Acerra in ingresso ed in uscita in località “ponte di Napoli” ovvero Corso Italia.
Una città senza programmazione e con lavori approssimativi e fatti male, si gioca il futuro e impoverisce.