Acerra. Ad oltre un anno dall’ insediamento dell’Amministrazione d’Errico, nulla è cambiato in città. Il peggioramento è visibile ad occhio nudo!
La continuità, per scelta, convenienza o sostegno, ha evidenziato che il potere, radicalizzato attraverso le sole “anomalie” di una forza elettorale impregnata di personalismi e clientelismo, non porta da nessuna parte.
Chi accetta la continuità, in tutte le sue sfaccettature, senza lasciare una minima impronta della sua esistenza politica, sistematicamente, accetta di subire la politica dei “giochetti, scherzetti e trucchetti”, che in passato ha messo in condizione alcuni amministratori, di abdicare, mentre oggi, i “nuovi” interpreti, scelti ad hoc, dimostrano semplicemente di essere complici di un sistema radicalizzato!
La città è peggiorata sotto il profilo sociale, economico, culturale e sanitario. Sotto il profilo sociale, continua a prevalere il divisionismo, che, paradossalmente e qui in città, è un fenomeno che ha avvantaggiato chi, incrementandolo, ha saputo trarne vantaggio elettorale.
Il commercio vive di crisi perenne: per un’attività che apre, due chiudono; il centro storico, abbandonato e desertificato, ad una certa ora di sera, incute paura; la viabilità è peggiorata: al mancato passeggio ed ai negozi vuoti, corrisponde un traffico infernale sulle ristrette strade “ammodernate”.
La sicurezza è latitante e sotto il profilo igienico/sanitario, la città è peggiorata. Intanto, nel silenzio totale di associazioni e partiti, la solita letterina del Palazzo, per ribadire il “no” alla nuova autorizzazione all’ inceneritore, a Napoli, dopo aver ringraziato gli autori del “Ni”, passa come semplice carta dei “rotoloni Regina”. A proposito, a chi ci chiede quando sarà inaugurata la piscina comunale, la data è quasi certa: in occasione della prossima tornata elettorale, per tenere legati al cordone ombelicale del sistema, tutti coloro che sono interessati a gestire il bar interno e il complesso natatorio, con ogni probabilità con quattro soldi, come è avvenuto per il Parco urbano nel “900” e la struttura sportiva Arcoleo. La strada è stata designata e il percorso tracciato da tempo; gli eredi, nel nome di una subdola continuità, seguitano a percorrerla!