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Appello alle coscienze!Di Pasquale Sansone

Premetto che non sono amante delle auto celebrazioni e non mi piace ricevere i complimenti, in una città dove tutti hanno ricevuto offerte; a onor del vero, va detto che c’è stato anche chi le ha rispedite al mittente.
In 30 anni di giornalismo cartaceo, quest’anno, Tablò festeggia il suo 30esimo anno di pubblicazione, conserviamo in archivio la storia della nostra città, una sorta di libro bianco che non abbiamo mai usato e non useremo mai per ricattare, non ci appartiene, come il “libro nero” di qualche personaggio politico che ha registrato quanto dato a cose e persone, per poi usarlo a modo di ricatto in particolari momenti della vita sociale e politica.
In questi 30 anni della nostra informazione, non tutti hanno condiviso la nostra linea editoriale, e questo ci può stare, ma nessuno, e lo sottolineiamo con foga, può mettere in discussione la nostra autonomia ed indipendenza e soprattutto i miei scritti, come responsabile della testata, che sono stati dettati sempre e comunque dalla mia coscienza, condivisibili o non condivisibili da terzi!
È vero, la libertà ha un costo e noi non ci siamo mai fatti intimidire dal prezzo, lanciando in modo coraggioso il nostro motto: “preferiamo la solitudine di fronte ad un’eventuale moltitudine inquinata”.
Nella città divisa, caratterizzata da una buona parte di comunità dalla fragile dignità, è opportuno un memorandum storico per capire il divisionismo che dilaga ai nostri tempi:
1) C’è chi ha raccontato che un segretario comunale, alla fine degli anni 40/50, andando via da Acerra, avrebbe detto: “questo paese non risorgerà mai”.
2) Nel 1968, ci fu la prima pietra dell’Alfa Romeo Alfasud a Pomigliano; la realizzazione di questa importante industria sottraeva terre fertili all’agricoltura di Acerra, aprendo le porte su Pomigliano, dando la coda su Acerra.
3) Nel 1983, ad Acerra si localizzava la Montefibre, che chiudeva il vecchio stabilimento di Casoria, avviando la lavorazione dei poliesteri ad Acerra.
A quel tempo, c’erano cronisti locali che vantavano quella scelta industriale, per poi condannarla e combatterla, una volta divenuti politici.
4) Nel 1996/97, fu inaugurato il centro commerciale “Porte di Napoli”, Ipercoop; la preoccupazione dei commercianti locali fu tale, che organizzarono diverse manifestazioni con a capo organizzazioni sindacali di categoria, a difesa del piccolo commerciante. Alla fine, la battaglia fu persa, il centro apriva e molti soggetti che avevano manifestato contro l’apertura, divennero dipendenti del centro.
Infine, un’indagine sociologica promossa e sovvenzionata dall’ A2A su cosa pensassero gli acerrani del Termovalorizzatore, non è stata mai resa nota, ma, dopo un po’ di tempo, apparvero in città mezzi della protezione civile donati dall’A2A, società sportive che sponsorizzavano l’A2A, testate giornalistiche locali che pubblicizzavano e pubblicizzano l’A2A, telecamere di video sorveglianza per Acerra, realizzate con il contributo dell’A2A. Tirate le somme, fra tira e molla, dire e non dire, contro e a favore, in una società fragile e divisa, c’è stato chi ha saputo capitalizzare…
La divisione non favorisce l’abbattimento di un sistema radicalizzato di sottomissione, di degenerazione della politica, lesivo della dignità; la divisione è deleteria e l’autoreferenzialità dei tanti singoli, rafforza il divisionismo e il marcio sistema esistente.
Chi opera, dividendo gli altri, per rafforzare il suo becero potere politico, riesce a sottomettere soprattutto quella comunità dalla fragile dignità.
Il riscatto politico e sociale di una collettività, avviene attraverso l’unione e nel momento in cui, alle parole dette in un convegno o confronto che sia, segue la materializzazione concreta nella realtà.
Chi parla senza agire di conseguenza, oltre a prendere in giro se stesso, sta tentando di illudere gli altri.
Sfruttare il minuto di celebrità, attraverso la divulgazione di un chiacchiericcio attraverso un microfono, oramai ha fatto il suo tempo!
Chi non ha il coraggio di dare concretezza fattuale a ciò che dichiara in un pubblico incontro, abbia il buon senso di starsene zitto e di non prendere in giro l’organizzatore della giornata d’ascolto e soprattutto il prossimo!
IL TEMPO È SCADUTO:
RIVOLUZIONATE IL VOSTRO MODO DI ESSERE!
Pasquale Sansone

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