Acerra. Nella vita delle istituzioni democratiche gli atti, i provvedimenti, le comunicazioni sottoscritte contano più delle parole e delle opinioni, per quanto essenziali e fondamentali debbano essere considerate.
Per questi motivi, i consiglieri comunali Giovanni Colantuono e Domenico Zito, di concerto con gli altri gruppi di opposizione, avendo appreso dagli organi di stampa che l’Assessore alle Politiche scolastiche e al lavoro si sarebbe “autosospeso” dall’incarico per sopravvenuti motivi di lavoro, si sono rivolti al Presidente del Consiglio Comunale al fine di far richiedere – con la necessaria sollecitudine – al Sindaco notizie sull’esistenza e sulla tempistica di una comunicazione formale e ufficiale da parte dell’assessore, anche per comprendere la natura amministrativa e istituzionale “dell’autosospensione” e valutare gli effetti sulla composizione e sullo stesso funzionamento dell’esecutivo comunale.
In realtà, la vicenda è, da un punto di vista strettamente politico, tanto chiara quanto penosa. Le sopravvenute esigenze lavorative hanno reso indifendibile e ingiustificabile, anche per questo sindaco, la presenza in giunta di un assessore utile a garantire solo equilibri politici, ma assolutamente incapace di governare un settore amministrativo di grande valenza e significato sociale.
La ferrea volontà di conservare la postazione da parte del diretto interessato, concepita come una sorta di “status personale”, e la pervicace incapacità del sindaco di esercitare le proprie prerogative stanno “regalando” alla città e all’istituzione comunale l’ennesima mortificazione.
In questo gioco dell’irresponsabilità e del disprezzo per le regole, emerge con maggiore chiarezza la prevedibilità di un fallimento già scritto.
Questo assessore, dopo le devastanti esperienze amministrative precedenti, compreso un voto di sfiducia votato a larga maggioranza dal Consiglio Comunale, non è stato capace di attribuire la necessaria priorità alla ristrutturazione del Primo Circolo Didattico di Piazzale Renella – abbandonato e vandalizzato ripetutamente – i cui lavori, dopo quattro anni, devono essere ancora appaltati.
Questo assessore, insensibile alle ragioni del sistema scolastico comunale, non è stato capace, attraverso la nascita di un istituto comprensivo, di salvaguardare l’autonomia scolastica della Scuola Media Statale “Capasso”.
Questo assessore, dopo aver negato il servizio mensa per tre anni, non è stato neanche capace di preservare l’avanzo di amministrazione derivante – di oltre un milione di euro – per investire nella modernizzazione e nella messa in sicurezza della scuola acerrana.
In un paese normale, questo sindaco e questo assessore chiederebbero soltanto scusa per questo assurdo spettacolo!
C.S. – Segreteria PD