Cacciato l’assessore Falco.
Il fallimento politico è del sindaco!
Il sindaco, come era nelle previsioni, ha revocato l’incarico di assessore alle politiche scolastiche e al lavoro, deleghe di grande significato politico e valenza amministrativa, al Prof. Vincenzo Falco, in quanto – si legge nel decreto scritto in fretta e furia, tanto da essere datato nel 2014 – è venuto meno il rapporto fiduciario.
La imminente prospettiva di affrontare un Consiglio Comunale sul dimensionamento scolastico ha obbligato il sindaco a percorrere un’altra tappa di un degrado politico senza precedenti, di una immorale degenerazione personalistica del potere, di un vergognoso stillicidio istituzionale.
Dopo tre anni, il sindaco si trova – letteralmente – senza una giunta, peraltro dimostratasi nel tempo inadeguata, inconsistente e di pura facciata.
Da oltre un anno, in modo ininterrotto, si sommano le dimissioni – spesso motivate da gravissime accuse ad un sistema di potere arrogante e dannoso per la comunità – di molti dei suoi componenti, con deleghe importanti come il personale, l’urbanistica, l’ambiente.
Adesso, la sfiducia decretata all’assessore alle politiche scolastiche è la pietosa e indecorosa riedizione di una storia già vista in Consiglio Comunale nel 2008, con gli stessi protagonisti e, quindi, assolutamente prevedibile.
Il sindaco ha dimostrato di non possedere la capacità e l’autorevolezza per ricomporre, nell’interesse della città, un esecutivo capace di amministrare.
Il fallimento della giunta che nominato, non può che essere evidentemente il fallimento politico e personale del sindaco.
Il Partito Democratico chiede, pertanto, al sindaco di prenderne atto con l’unico dignitoso atto politico che gli rimane: le dimissioni.
C.S. – Partito Democratico