De Luca, il Presidente sotto accusa si giustifica!
“Negli ultimi giorni le condizioni meteo hanno colpito molte regioni italiane con piogge torrenziali, ma anche il nostro comune è stato colpito da una bufera, che per fortuna non ha mietuto e non mieterà vittime.
La Bufera, grazie a Dio solo mediatica, mi impone di ricostruire brevemente il mio excursus politico e personale.
La memoria, si sa, è delle persone più anziane, la politica di oggi, però, purtroppo ha memoria troppo corta.
Da sempre sono stato affascinato dalla politica – per definizione, l’arte degli uomini più nobile – ed ad essa mi sono dato, con grande entusiasmo e passione, sin dai primi anni della mia giovinezza.
Ho ricoperto diversi ruoli e funzioni, confrontandomi dialetticamente ed ideologicamente, con amici ed avversari di partito. Confronti ispirati solo esclusivamente dall’esigenza di assicurare l’interesse della comunità e mai sfociati in conflitti di carattere personale.
Quest’idea di fare politica mi ha portato ad accettare la sfida delle elezioni amministrative del 2012, che mi hanno visto investito del ruolo di candidato sindaco.
L’esito delle urne, sebbene non mi abbia consentito di giungere al ballottaggio, mi ha abbondantemente appagato, perché i 6711 voti ricevuti sono quelli di elettori acerrani che sicuramente hanno apprezzato le mie qualità morali.
Nel corso del ballottaggio non ho conseguito alcun tipo di accordo elettorale e non con nessuno dei due candidati sindaci, non ponendo in essere alcuna forma di apparentamento. Una posizione che rendevo pubblica con un manifesto affisso per le strade cittadine in cui testualmente asserivo. “…ritengo utile ribadire, anche a nome della coalizione, che non si farà alcun apparentamento, così come già annunciato nel corso della campagna elettorale. Pertanto, gli elettori che mi hanno sostenuto, potranno liberamente e consapevolmente fare la propria scelta nella prossima fase di ballottaggio”.
Solo in seguito alla elezione del sindaco, la coalizione di maggioranza mi proponeva di accettare l’incarico di Presidente del Consiglio, riconoscendo in me le capacità di poter ricoprire quel ruolo con imparzialità e competenza.
Ho accettato con orgoglio questo incarico, ritenendo di aver assolto e di assolvere con impegno la funzione assunta, assicurando il rispetto delle norme e dei ruoli, il buon andamento dell’adunanza comunale, non travalicando mai i miei limiti funzionali con ingerenze nelle competenze degli altri organi istituzionali.
Credo di aver apportato un grosso contributo, grazie al carico di esperienza, ma di aver fornito a tutti un esempio di professionalità, generosità, lealtà, ma soprattutto di ONESTA’.
In tutti questi anni di impegno politico, non mi sono mai preoccupato di inseguire, soddisfare o conseguire un interesse personale o familiare.
La mia moralità non mi consente neanche di immaginare un siffatto intento.
Le forze politiche che ritengono che questa amministrazione comunale abbia adottato atti amministrativi “vergognosi, indegni e indecenti”, abbiano il coraggio di indicarli espressamente, evidenziando le ragioni dello sdegno, della violazione delle norme, dell’illegittimità o dell’illiceità, preoccupandosi di denunciare l’eventuale anomalia alle competenti autorità giudiziarie, anziché farsi vile scudo con cosiddetti “comunicati stampa”, con il mal riuscito obbiettivo di assicurarsi qualche consenso elettorale nel corso delle prossime elezioni amministrative.
Corre l’obbligo, però, di documentarvi, di studiare i principi che disciplinano e regolamentano la macchina amministrativa, esaminando con metodo e scrupolo scientifico gli atti deliberati o adottati dall’ente comunale.
Il pressappochismo ed il qualunquismo generano solo fango e confusione, ledendo l’onorabilità e la reputazione delle persone oneste, destabilizzando la comunità intera, ma consentono anche di “ritenere superficiali e vacui” coloro che ne sono affetti.
Sono ancora orgoglioso di ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale del mio Paese – celebre per la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni, per la personalità dei suoi illustri cittadini -, e fino a quando resterò in carica, con dignità e caparbietà, lotterò affinchè venga rispettata l’istituzione che rappresento.
Resta l’amaro in bocca per la vicenda becera e disgustosa, che, mio malgrado, mi costringerà a tutelare l’onorabilità mia e della mia famiglia nelle competenti sedi giudiziarie.”
Riceviamo e Pubblichiamo
Ufficio Stampa del Comune di Acerra