Gli strilli, il silenzio e gli oratori occasionali: La politica ad Acerra c’è sempre più in basso
Hanno avuto eco e clamore negli ultimi giorni in città le dichiarazioni, prima scritte e poi cancellate, sui social network di un consigliere comunale di maggioranza. Davanti a tali affermazioni estremamente forti, che andrebbero magari rese agli organi competenti, ancora una volta abbiamo assistito al silenzio assordante di un’opposizione consiliare, in gran parte asservita al governo cittadino, che tra assenze e silenzi continua a fare da stampella alla coalizione di governo.
Di contrasto al silenzio dei consiglieri comunali abbiamo assistito al solito vociare tra gli addetti ai lavori e i pochi interessati, che continuano ad interpretare la politica come un confronto personale ed una caccia al nemico che, se magari venisse tradotta in una seria azione politica porterebbe a risultati migliori.
In una città normale se un consigliere comunale di maggioranza ha dei rilievi forti da fare, lo potrebbe evidenziare nella propria autonomia all’interno delle istituzioni e, ove mai ve ne fosse la necessità, con esposti e denunce alle forze dell’ordine o ai prefetti. Le denunce sui social network vanno anche bene , ma dovrebbero accompagnate da atti consequenziali, in caso contrario non hanno alcun valore e corrono il rischio di portare solo confusione, svilendo il ruolo della politica, allontanando sempre di più i cittadini.
A tre anni e mezzo dalla campagna elettorale ad Acerra sembra che questa non sia mai finita, con un’amministrazione comunale che continua a fare propaganda sul nulla e un’opposizione che nel frattempo, è divisa in consiglio comunale e rischia di sparire totalmente in città.
Crediamo che sia necessario avviare una profonda riflessione in città affinché si tracci una rotta ben definita che porti le parti al confronto sui temi e sulle proposte. Riteniamo fondamentale che la politica debba riappropriarsi dei propri spazi e debba produrre azioni concrete. Sono anni ormai che ad Acerra si sta portando avanti una guerra personale tra guelfi e ghibellini, con il risultato evidente di un impoverimento della classe dirigente e una disgregazione sociale e culturale.
E’ arrivato il momento che la politica torni ad essere credibile, è il momento che i consiglieri comunali imparino ad esercitare il proprio ruolo nelle istituzioni senza strilli inutili, senza silenzi conniventi e senza oratori occasionali interessati alle vicende esclusivamente quando toccano i loro interessi.
Se esiste un’opposizione consiliare che è convinta delle denunce che ha messo in campo negli ultimi anni, sia consequenziale e traduca questa attività in atti concreti nelle istituzioni e in ultima istanza dia luogo a dimissioni di massa per mettere fine ad un’amministrazione comunale che dal nostro punto di vista è in piena continuità con un disastro politico iniziato oltre un decennio fa.
La divisione fra chi si proclama buono e chi definisce chi sono i cattivi non porterà mai alcun risultato per la città. Continueremo a lavorare per costruire una valida alternativa a questa classe dirigente che in modo trasversale sta delegittimando la politica arrecando danni ad una comunità che ha bisogno di essere guidata e amministrata in maniere propositiva, in un sistema democratico funzionale al bene comune. I rapporti fra opposizioni e maggioranza devono essere improntati sui temi e sui contenuti. In questo momento la nostra città ha solo bisogno di donne e uomini perbene che possano dare una visione di sviluppo e proiezione al futuro.
Il Direttivo di Fratelli D’Italia