Aderire, attraverso il tesseramento, al Partito Democratico significa condividerne i valori e gli ideali, la visione del ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo. Significa impegnarsi per sostenere il progetto di cambiamento, innovazione e trasformazione democratica della società – una società fondata realmente sul lavoro e sulla legalità – per affermare libertà, diritti, eguaglianza.
I partiti sono organizzati e presenti sul territorio attraverso sezioni o circoli, per occuparsi – anche – della politica locale.
Nel corso degli ultimi anni, ad Acerra, il Partito Democratico, in un contesto difficile e problematico, non è riuscito a trovare la propria dimensione, smarrendo consapevolmente riferimenti e identità, disattendendo elementari principi di responsabilità, riducendosi ad un chiuso e autoreferenziale comitato elettorale permanente, peraltro con risultati poco edificanti.
Con fatica e sforzi, alle ultime amministrative, il Partito Democratico ha contribuito a costruire una coalizione coerente con una prospettiva politica generale e di respiro, per poi metterla immediatamente in discussione.
Non è così che un partito accresce la propria credibilità!
Il Congresso di Circolo, celebratosi a marzo, poteva e doveva rappresentare l’occasione per definire, in modo limpido, la linea politica e programmatica locale, sulla scorta di una cruda analisi della condizione reale della città. Invece, senza dirlo e discuterlo pubblicamente, si è deciso ben altro, coalizzando “debolezze” intorno ad un progetto trasformistico e all’ossessivo desiderio di compartecipazione al potere di “gestione”, come stanno a dimostrare le ultime vicende della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre e della quarta linea del termovalorizzatore.
In quest’ultimo caso, in realtà, mentre l’alleanza che guida la città si è guardata bene dallo scendere in campo per difendere l’indifendibile, ossia il voto della Consigliera regionale Vittoria Lettieri a favore della quarta linea di combustione, lo ha fatto apertamente, con argomenti forzati e una dichiarata omissione, il Partito Democratico locale, che, in apparenza, si dichiara ancora all’opposizione.
Il Presidente del Consiglio Comunale, ieri, ha rivendicato politicamente il voto a favore della quarta linea in Consiglio Regionale, scegliendo di non nascondersi.
Il Partito Democratico di Acerra decida – almeno – di avere un rapporto corretto e trasparente con la città.

Comunicato Stampa: Soriano – Marangio – Bellisario – Brancaccio – Stanzione – Asprone