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Incapaci e pericolosi!
Il sindaco di Acerra e i suoi cortigiani inconcludenti, mentre erano indaffarati a spendere centinaia di migliaia di euro dei cittadini per installare, solo per pochi giorni, le luminarie, a collocare qualche povero albero naturale ornato di fiocchi comunque costosi, a organizzare eventi più o meno improbabili, non si rendevano conto del definitivo compimento del disastro ambientale sul territorio.
L’approvazione da parte della Giunta della Campania del Piano regionale dei rifiuti si conclude esattamente come avevano anticipato e denunciato le disparate e generalizzate previsioni: la capacità dell’impianto del Pantano viene portata a 750 mila tonnellate all’anno. In altre parole, il termovalorizzatore, che rimane e rimarrà l’unico della regione, viene autorizzato a smaltire 150 mila tonnellate di rifiuti in più all’anno, con un incremento di oltre il 25% del carico ambientale scaricato sul territorio.
L’ombra minacciosa della più che verosimile realizzazione della discarica delle ceneri e delle scorie prodotte dall’impianto ad Acerra rende, ancora di più, il quadro drammatico, inquietante, allarmante.
In poche ore, le più che comprensibili preoccupazioni e l’indignazione dei cittadini hanno trovato voce e spazio in ogni modo con grande forza.
Il sindaco è stato costretto a lasciare le palle di Natale, tentando di arrabattare una difesa della propria posizione, con un attacco, semplicemente verbale, alla giunta regionale, privo di qualunque argomento politico e istituzionale degno di significato. (In coda all’articolo riportiamo la Velina del Sindaco)
Intanto, è adolescenziale e ridicolo, mortificante per la dignità della città, giocare sui rapporti con la Regione Campania, oscillando a seconda delle convenienze del momento. Fino a qualche ora fa, il Comune di Acerra si vantava impettito della propria capacità di relazione con l’ente di Santa Lucia, sui proficui e mirabili rapporti tra il sindaco e il presidente della Regione. Si può scommettere della presenza del sindaco di Acerra nell’ormai noto incontro all’Hotel Ramada, per il quale è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli per istigazione al voto di scambio a carico del Presidente della Regione.
Basta, siate seri.
La verità è che l’amministrazione comunale e la maggioranza hanno coscientemente sacrificato la difesa del territorio sul piano ambientale per ottenere dalla Regione Campania il riscontro e l’attenzione necessaria sulle questioni ritenute “politicamente prioritarie”, come i finanziamenti degli eventi e degli spettacoli, a cui riconducono una maggiore capacità di costruzione del consenso e di ritorno d’immagine. Del resto, in una realtà come quella di Acerra, appare assolutamente incomprensibile e indecente non avere un assessore all’ambiente per anni, non promuovere alcuna iniziativa di rafforzamento dell’ufficio ambiente, assegnare la responsabilità dirigenziale al segretario comunale gravato di altre incombenze e responsabilità.
La verità è che l’amministrazione comunale dovrebbe semplicemente tacere per l’incapacità conclamata di rappresentare gli effettivi bisogni ambientali del territorio rispetto a tutte le importanti scelte compiute finora dalla Giunta regionale.
Il Comune di Acerra, in effetti, non presentò osservazioni e rilievi al piano regionale delle bonifiche.
Il Comune di Acerra, in effetti, non ha presentato osservazioni e rilievi neppure al piano regionale dei rifiuti.
Di cosa, oggi, il sindaco si lamenta?
E soprattutto con quale faccia?
Queste gravissime, colpevoli inadempienze sono l’espressione della totale mancanza di credibilità di una giunta municipale inadatta a tutelare gli acerrani, a salvaguardare il diritto alla salute di un’intera comunità. Proprio nei giorni scorsi, il Prof. Antonio Marfella aveva denunciato la formale e ingloriosa fine dell’Osservatorio ambientale comunale, istituito con mere finalità di propaganda e immaginato soltanto come un colpo di teatro, utile a coprire mediaticamente il nulla.
Per non parlare del ridicolo e imbarazzante richiamo alla vicenda della Montefibre. Il sindaco di Acerra, in questi cinque anni, non ha prodotto alcun atto, uno che si dica uno, sulla complessa vicenda del colosso chimico. L’abbandono del sito produttivo si sapeva da tempo che avrebbe comportato diverse problematiche, da quelle occupazionali all’esigenza di una nuova politica industriale, a quelle rilevantissime di bonifica del sito. Il Comune di Acerra non è stato neanche in grado di muovere un’incisiva azione per rivendicare l’applicazione dell’Accordo di Programma sottoscritto con il Governo nazionale e la Regione Campania dieci anni fa.
Il Comune di Acerra non è stato in grado di promuovere un’azione istituzionale capace di svolgere uno studio e un’analisi, già definiti dall’Arpa Campania, della qualità dell’aria con la speciazione delle polveri sottili.
Il Comune di Acerra non è stato in grado di promuovere un’azione istituzionale capace di rilanciare e concretizzare il Progetto di valutazione epidemiologica sulle popolazioni interessate dagli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, da tempo già definito ad altissimi livelli scientifici e istituzionali.
Il Comune di Acerra non è stato capace neanche di spendere un euro dei diversi milioni ottenuti a titolo di ristoro per finanziare interventi e misure di risanamento o controllo ambientale.
Acerra è, pertanto, in un angolo per l’incapacità, le scelte inadeguate di questo sindaco e, in modo particolare, per la mancata adozione degli indispensabili provvedimenti di questa giunta, le cui fragilità e debolezze sono state, speriamo solo con furbizia e calcolo istituzionale, utilizzate dai potenti e dai grandi interessi economici per risolvere, ancora una volta, i problemi dell’intera Regione Campania.
Il Comune di Acerra, sul fronte ambientale, ha alzato bandiera bianca per una precisa decisione politica, chiedendo e ottenendo soltanto una vergognosa, miserabile elemosina per elargire, a piene mani, un roboante e tragico effimero.

Il Direttore

Pubblichiamo la Velina del Sindaco:FUORI TEMPO MASSIMO!

20 Dicembre 2016. “Il Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, dopo aver appreso da notizie di stampa che il Consiglio Regionale della Campania, aggiornando il Piano regionale dei rifiuti, prevede l’utilizzo nella sua massima capacità dell’inceneritore di Acerra è intervenuto sulla vicenda: «Nel pieno silenzio dei partiti, la Giunta ed il Consiglio regionale utilizzano l’espressione “pieno utilizzo del termovalorizzatore” ma noi ad Acerra temiamo che si tratti di un ampliamento. Sia chiaro noi siamo contro questa decisione. All’incremento della raccolta differenziata e della sua qualità, la Regione prevede un inspiegabile aumento dei rifiuti da bruciare. Se confermato quanto appreso, sembra un ampliamento di fatto deliberato dalla Regione rispetto a quanto autorizzato dalla stessa Regione Campania. Autorizzazione contro la quale il Comune di Acerra ha presentato ricorso. Sempre contro l’ampliamento delle vasche per le ceneri – ricorda ancora il primo cittadino di Acerra – abbiamo presentato un altro ricorso, e ci opporremo in ogni sede se questa ulteriore scelta sbagliata dovesse essere concretizzata dalla Giunta De Luca». Il Sindaco Lettieri poi si rivolge direttamente al presidente della Giunta Regionale, De Luca, all’Assessore all’Ambiente, Bonavitacola, e ai Consiglieri regionali: «La Regione Campania avrebbe dovuto deliberare altro: le bonifiche dei territori che noi da anni stiamo indicando e chiedendo. Ci aspettavamo che finalmente fossero avviate le bonifiche delle aree individuate nell’accordo di programma del 2009 firmato dalla Regione, dal Comune, dal Commissariato e dal Ministero, per le cui aree il Comune è già intervenuto emettendo delle ordinanze. Pretendiamo che sia preservato il nostro territorio e la nostra comunità. Lo faremo in ogni modo».

Il primo cittadino di Acerra sottolinea ancora alla Giunta Regionale e al Consiglio regionale: «La tutela del paesaggio e dell’ambiente, la pianificazione del territorio, appartengono alla città di Acerra, alla nostra comunità e al nostro popolo. Se voi pensate di voler realizzare ancora altri scempi del nostro territorio per pura opportunità politica, sappiate che ad Acerra il popolo resisterà alla prepotenza. Dando seguito a questa decisione si realizzerà un sopruso. Questa città si aspettava davvero altro: un piano per le bonifiche, risorse per realizzarle, chiarezza anche sul futuro del sito Montefibre. E proprio su questo si apre un altro scenario inquietante. Sentiamo qualche consigliere regionale del Pd – precisa – che talvolta ripete di voler risolvere il problema delle ecoballe all’interno della stessa Montefibre. Un’altra scelleratezza assurda alla quale noi diciamo no. Quel sito deve essere innanzitutto bonificato, i curatori fallimentari devono presentare un serio piano di bonifica prima di dismettere e la Regione deve assumersi le sue responsabilità, oltre a sanare una volta per tutte la ferita degli ex lavoratori».  «Siamo per il dialogo istituzionale e lo abbiamo sempre dimostrato – conclude il Sindaco di Acerra Lettieri – ma chiediamo a Giunta e Consiglio regionale di rispettare la dignità della città di Acerra e del suo popolo, altrimenti saremo pronti a respingere queste scellerate decisioni in ogni modo possibile». C.S. del Sindaco

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