All’ombra di un freddo ed ordinario Natale, gli acerrani, per chi ha ancora la fortuna di avere uno stipendio, hanno trascorso queste feste, facendo miracoli per arrivare a fine mese, garantendo da mangiare alle famiglie, pagando bollette, affitti di casa, assicurando ausili didattici ai figli e il pagamento del ticket per la mensa a scuola. Insomma, la befana ad Acerra è veramente venuta di notte con le scarpe tutte rotte. Cieca e sorda a queste necessità, l’amministrazione comunale, da parte sua, invece di predisporre un bilancio di buon auspicio per l’economia locale, per le famiglie, al contrario ha pensato a come fare cassa, aumentando l’Imu, l’irpef, e decidendo di dare in concessione, per poche centinaia di euro, intere strutture comunali, sottraendole alla libera fruizione cittadina. Ma, contrariamente all’austerity imposta ai cittadini, per se stessa si dà a spese folli, cambia la macchina blu per il sindaco e dà in dotazione al presidente del consiglio comunale, un computer di grandi qualità tecniche, visto il costo di cinquemila euro, mentre sula casa comunale aleggiano ombre sui concorsi e sulla nomina di presidenti di commissioni.
Un comportamento questo, alquanto paradossale e contraddittorio.
Se fosse un’amministrazione alle prime armi, verrebbe da chiedere: cosa vuoi fare da grande? Ma novellina non è, e quindi viene da chiedere: quando deciderai cosa fare? Visto anche che da quando si è insediata, comunque non ha adottato nessun provvedimento apprezzabile e il paese è completamente abbandonato a se stesso e trascurato; quello che dà la chiara visione di questa trascuratezza, ad esempio, è lo stato del civico cimitero, dove si è ben presto dimenticato, quello che sosteneva il grande Totò, ovvero che la morte fosse una livella che cancella tutte le differenze che esistono nel mondo dei vivi; ad Acerra invece, esistono ancora morti di serie A e quelli di serie B, visto che nel nuovo cimitero ci sono lavori in corso e di abbellimento, mentre tutto il resto è assolutamente squallido, data la cattiva manutenzione e le infiltrazioni d’acqua sulle pareti dei loculi, dove passa anche la corrente elettrica per le lampade votive. Se i morti potessero parlare…….
Acerra potrebbe essere raffigurata come una persona sciatta, senza vigore, senza vita. Ma questo non occorre nemmeno raccontarlo, perchè è sotto gli occhi di tutti, la contraddittorietà e l’inerzia di questa amministrazione.
Carmela Bianco