Non appena è ritornata, sul territorio acerrano, l’alta pressione atmosferica, si registrano costanti sforamenti nei valori delle polveri sottili e, più in generale, un grave peggioramento della qualità dell’aria.
L’emergenza ambientale rischia, di ora in ora, di assumere i caratteri di un’emergenza sanitaria. La salute dei cittadini deve rappresentare la priorità delle priorità, per il Comune di Acerra e per la Regione Campania. In questi anni, molto tempo è stato sprecato senza intraprendere le necessarie azioni di contrasto e comprensione del fenomeno.
Il Sindaco di Acerra ha fondamentali poteri da esercitare. L’emergenza è grave, quindi il potere da esercitare attiene all’adozione delle ordinanze d’urgenza, con misure proporzionali alla gravità della situazione. Si eviti di riproporre provvedimenti inadeguati e inutili, come avvenne nel caso dell’ordinanza passata alla storia come “quella dei passeggini”.
Spetta al Sindaco di mostrare consapevolezza, misura, ma anche coraggio nell’ adottare misure congrue ed efficacia nelle prossime ore.
Il problema della qualità dell’aria, tuttavia, è risalente e strutturale. Non si riescono ad avere elementi certi in ordine alle fonti naturali o antropiche che le producono. Il Sindaco deve richiedere un tavolo urgente per ottenere dalla Regione il finanziamento per realizzare il progetto di caratterizzazione delle polveri definito da tempo dall’Agenzia regionale di Protezione ambientale.
È indispensabile agire con coerenza e l’indispensabile trasparenza. Per questo motivo, non si riesce a comprendere perché il Comune di Acerra non pubblichi ancora il verbale della Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione del termovalorizzatore.
Se il Comune non è trasparente, può chiedere, con credibilità e attendibilità, trasparenza agli altri enti?
Pasquale MARANGIO