La Velina del Palazzo
C.S..In riferimento ad alcune notizie di stampa diffuse circa i lavori in corso nel comparto urbano nel quale insiste il cosiddetto “Parco 900”, si ritiene utile e necessario ribadire che nulla di quanto riferito risponde al vero. Il Comune di Acerra ha agito in perfetto ossequio alle disposizioni normative vigenti e nel rispetto degli atti amministrativi riguardanti la realizzazione del predetto insediamento, risalente a più di dieci anni fa. Un più attento e completo esame degli atti avrebbe consentito di accertare che con delibera della Giunta Municipale n. 6 del 3.7.12 è stato approvato il progetto definitivo “LA CITTA’ SICURA”: parco urbano e interventi di messa in sicurezza dei percorsi pedonali e viabilità di connessione, riqualificazione degli spazi esterni e manutenzione straordinaria della scuola elementare nel rione Spiniello “logico e naturale adeguamento delle previsioni del PRG all’attuale grado di sviluppo della zona interessata” (come emerge dalla delibera di Consiglio comunale n. 6 del 12.7.12 di approvazione del progetto ai fini della dichiarazione di pubblica utilità).
Le opere demandate alla proprietà del parco sono, invece, regolate dall’atto di convenzione stipulato tra le parti il 17.1.2002 e consistono nella realizzazione “…di opere di urbanizzazione primaria così come identificate nel progetto esecutivo agli atti dell’ufficio tecnico comunale nonché i tratti viari interni all’area di intervento con fognatura, acquedotto, illuminazione, strada e marciapiedi”.
Il Comune, dunque, non ha fatto altro che rispettare le indicate previsioni normative e regolamentari nel pieno rispetto della legalità e, soprattutto, nel rispetto dell’interesse pubblico generale e dei cittadini di Acerra a veder riqualificata quell’area.
Tutto ciò il Comune di Acerra lo ha fatto, nel silenzio di molti, anche a costo di suscitare le ira della proprietà del complesso edilizio che, non a caso, ha promosso vari contenziosi dinanzi il T.A.R. Campania perché venisse accertata la illegittimità degli atti posti in essere dal Comune in quanto lesivi del loro diritto dominicale. Ricorsi tuttora pendenti ma che non hanno prodotto, fin qui, alcuna sospensione degli atti adottati da parte del giudice amministrativo.
Vi è di più, i competenti uffici comunali relativamente al complesso cosiddetto “Parco 900” hanno verificato che risultavano rilasciate diverse concessioni in sanatoria che legittimavano ulteriori volumetrie, in particolare con l’occupazione di aree destinate a porticato dei fabbricati con destinazione ad attività commerciali: in tal caso è stato avviato il procedimento per la revoca delle predette concessioni in sanatoria perché ritenuto in violazione di legge e di uno specifico atto d’obbligo della proprietà a lasciare le predette aree a destinazione porticato.
«E’ sempre necessario – dichiara il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri – approfondire le conoscenze per raccontare una realtà dei fatti aderente alla storia di ogni singola vicenda e alle azioni poste in essere a tutela dell’interesse di tutti. Auspico che la Corte dei Conti faccia fino in fondo la propria analisi perché ciò non potrà che acclarare la legittimità del comportamento dell’ente Comune di Acerra sempre ispirato alla tutela della collettività e non degli interessi privati». «E’ del tutto evidente, che proprio a tutela dell’interesse pubblico e della collettività non si può più tollerare la gratuita attività di delegittimazione del Comune di Acerra per il solo scopo di propaganda politica e personale».
In riferimento inoltre alla problematica sollevata da alcuni consiglieri comunali per mezzo di interpellanza ai sensi dell’art. 50 del Regolamento del Consiglio comunale, relativa alla vicenda “Pompe di sollevamento/acquedotto”, il Comune comunica che la risposta arriverà secondo quanto disciplinato da Regolamento anche se è del tutto evidente che il Comune di Acerra ha agito secondo legge.
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