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Lettieri in qualità di consigliere metropolitano non ha mai proposto la deliberazione necessaria per la dichiarazione di Acerra:“ZONA SATURA”

(seduta di Consiglio comunale del 31.07.2023) I sottoscritti consiglieri comunali, sull’unico punto all’ordine del giorno, dichiarano: il previgente Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali (PRGRS) della Campania è stato approvato dal Consiglio regionale in data 25/10/2013 nella versione proposta dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 199 del 27/04/2012;

tale piano contemplava l’area ASI di Acerra come “area vincolata” e cioè tra quelle che “non lasciano la possibilità di indicare come idonee per la localizzazione dell’impiantistica industriale di trattamento e/o smaltimento di rifiuti”. L’ASI di Acerra (a pag. 381) di detto piano regionale era definita “zona rossa”, in cui vigeva vincolo cogente di inidoneità alla localizzazione di impianti di recupero, trattamento e smaltimento rifiuti speciali;

questo “criterio” andava comunque recepito nella programmazione della Città Metropolitana, o attraverso il proprio PTCP/M o con apposita deliberazione del consiglio provinciale/metropolitano;

la previsione di “zona rossa” come criterio nella programmazione regionale lasciava comunque alla Provincia la competenza ma escludeva qualsiasi deroga in caso di necessità;

con la Delibera di Giunta Regionale n. 124/19 si è avviata la procedura per la revisione/aggiornamento del Piano. Con Delibera di Giunta Regionale n. 510/2021 si è adottato il Piano e si è aperta la fase di consultazione anche con gli Enti locali;

benché il nuovo Piano non contenesse più l’ASI di Acerra quale “zona rossa”, il Comune di Acerra non ha proposto osservazioni. Nei termini ultimi per le osservazioni, il Presidente del Consiglio comunale p.t. (Andrea Piatto) propose al Consiglio comunale una deliberazione in tal senso, con parere di regolarità tecnica acquisito dal Segretario Generale-dirigente f.f. Ambiente, che fu rimandata in commissione su proposta del consigliere Rea, non consentendo quindi di proporre osservazioni al Piano (delibera di Consiglio comunale n. 5 del 13.04.2022);

con il nuovo Piano, approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 19.10.1922 e pubblicato sul BURC della Campania n. 94 del 10.11.2022, osservato fuori termine dal Comune di Acerra (delibera n. 5 del 4/8/2022), con un emendamento di alcuni consiglieri regionali della maggioranza, viene introdotto il seguente criterio “di norma i siti idonei per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento e smaltimento rifiuti non devono ricadere in territori ove sussiste già un elevato carico impiantistico, per la valutazione di tale carico potrà tenersi conto del numero degli impianti autorizzati in relazione all’area territoriale interessata, della rilevanza degli impianti in relazione al volume dei rifiuti trattati su base annua e dalle rispettive caratteristiche operative, impianti di trattamento termico, di separazione meccanico biologico, discariche, ad esclusione di impianti con scarsa incidenza ambientale, quali impianti di compostaggio anaerobico, piattaforme multimateriali e similari”;

tale emendamento accolto migliora la situazione del Comune di Acerra rispetto all’originaria proposta di Piano ma non la riporta a quanto previsto nel Piano approvato nel 2013 (ad oggi Acerra non è più zona rossa, né i criteri del nuovo Piano sono ripresi nella programmazione provinciale);

fin dall’adozione del Piano del 2013 e successivo Piano del 2022 e con i criteri dagli stessi dettati, la Provincia di Napoli (Città Metropolitana di Napoli), poteva e può, nelle more dell’approvazione del PTCP poi PTCM, con deliberazione del Consiglio provinciale/metropolitano, classificare i “territori saturi” e cioè non più idonei alla localizzazione di impianti di smaltimento rifiuti;

diversi sono i casi di territori dichiarati non idonei: un esempio sono i territori dei Comuni di Sarno e Battipaglia, dichiarati dalla Provincia di Salerno “aree non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti per effetto del raggiungimento del livello di saturazione con la classificazione TERRITORI SATURI”, delibera del Consiglio provinciale di Salerno n. 20 del 25 maggio 2020.

La delibera consiliare approvata all’unanimità in data 4 agosto 2022, n. 5, al punto 3 testualmente recita: “di porre in essere tutte le azioni possibili previste dalla normativa vigente in materia affinchè la Città Metropolitana di Napoli, l’Ente di Governo dell’ATO NA 1 approvi/aggiorni i rispettivi Piani d’Ambito con relative localizzazioni recependo il divieto di ogni ulteriore insediamento di impianti destinati alla lavorazione, trasformazione e stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per la Zona ASI di Acerra”.

Ad un anno da tale unanime deliberazione, si prende atto che l’Amministrazione comunale non solo non ha prodotto risultati sulla problematica “quarta linea dell’inceneritore” ma nemmeno è stata in grado di ottenere una delibera del Consiglio metropolitano, nelle more dell’approvazione del PTCM, tipo quella che ha riguardato i Comuni di Battipaglia e Sarno.

Si rammenta, inoltre, che Acerra è stata rappresentata per ben 2 mandati nel Consiglio metropolitano da Raffaele Lettieri nella qualità di consigliere metropolitano. In tale veste non ha proposto la deliberazione necessaria per la dichiarazione di “ZONA SATURA”, nel rispetto del Piano regionale Rifiuti Speciali al momento vigente (quindi con Acerra zona rossa).
Il recepimento “politico” del vincolo è stato proposto circa 3 anni fa dal Sindaco p.t. Raffaele Lettieri e votato dal Consiglio generale del Consorzio ASI stabilendo che “nella zona ASI territorio di Acerra sono da ritenersi escluse le autorizzazioni all’insediamento di qualsiasi attività economica di trattamento e smaltimento rifiuti speciali e pericolosi, in nome del principio di precauzione e salvaguardia del territorio”, deliberato che non ha avuto nessun effetto concreto sui nuovi insediamenti e relativi ampliamenti, che avvengono tutt’ora.

Per tutto quanto sopra, ogni ulteriore atto del Consiglio comunale oggi è solo teatro. L’Amministrazione ha un indirizzo chiaro e vincolante sul tema all’ordine del giorno, tra l’altro unitario del Consiglio comunale, ben esplicitato al punto 3 della delibera n. 5 del 4.8.2022, e oggi bisogna solo prendere atto di un grave ritardo del Sindaco e della sua Amministrazione comunale con un obiettivo, anch’esso, non raggiunto.
I gruppi consiliari metropolitani, espressione anche di queste forze politiche di opposizione, sono ben disponibili a votare una proposta che recepisca i criteri contenuti nel Piano 2013 prima e Piano 2022 poi: serve solo un’Amministrazione comunale che vada oltre i proclami e assuma la questione ambiente-salute come vera priorità quotidiana.
*la presente dichiarazione di voto va allegata al verbale della seduta e alla delibera consiliare.

C.S.:Affinito Francesco – Casoria Giuseppe – Catapano Domenico – De Maria Vincenzo –
La Montagna Fausto – Maietta Salvatore – Messina Salvatore – Nocera Antonio / Piatto Andrea

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