L’onorabilità di Acerra calpestata. Noi non ci stiamo!
Il deficit democratico, rappresentato nella persona del sindaco insediato Lettieri, ha raggiunto livelli ben oltre il ridicolo. Il modo sistematico in cui il potere viene gestito autarchicamente dal primo cittadino, ed il conseguente spoglio delle funzioni del consiglio comunale – eletto e pagato dai cittadini – dal proprio compito , solleva un enorme e preoccupante interrogativo. La questione ruota intorno al concetto del principio di legalità e trasparenza istituzionale, all’interno della casa comunale. Il processo “Do ut Des” – per il Sindaco che si vanta di aver messo un freno alla criminalità in città con “faldoni di carte”, così come li chiama lui – sta diventando un ostacolo alla sua narrazione di amministrazione perfetta fatta dai cittadini per i cittadini contro un vecchio sistema politico. Come già avevamo denunciato pubblicamente, il processo “Do ut Des” è incentrato sui possibili voti di scambio della campagna elettorale del 2012, che poi hanno sancito l’elezione di Lettieri come sindaco. Fatti di una gravità ed un’oscenità, tali da gettare più di un’ombra su tutto il percorso istituzionale della giunta e del consiglio. Già da tempo abbiamo chiesto che il Comune si costituisse parte civile nel processo, e, nonostante siano passati anni dall’istruttoria del processo, ad ora, nulla è accaduto. Venerdì mattina, durante il consiglio comunale, la questione è stata nuovamente tirata in ballo dai membri dell’opposizione ma, per ben due volte, tale richiesta è stata respinta. Poi il consigliere Piatto, prendendo parola, giustifica tale gravissima omissione con una questione procedurale, che nulla ha a che fare con le normali procedure amministrative. Ma si sa che la maggioranza, in quanto concerne a procedure e regolamenti, vanta molte più lacune del normale. Il teatrino ha raggiunto livelli tragicomici quando il sindaco, intervenendo in modo elegante, ha affermato di non sentirsi obbligato a sentire certe chiacchiere e si è alzato portandosi dietro la maggioranza comunale e decretando, così, la fine della seduta del consiglio. Le vorremmo ricordare, caro Sindaco, che lei dovrebbe essere obbligato a ascoltare tutti coloro che vogliono parlare. Viene pagato con quattrini pubblici per fare questo ed anche altro, ossia per amministrare la città e difenderla in tutte le sedi, sia istituzionali sia legali. Ma forse la verità è che si tenta di insabbiare la questione, e sperare che il processo non coinvolga altri pezzi del consiglio e della giunta, pezzi essenziali. Il meetup Acerra 5 Stelle, denuncia di nuovo pubblicamente la mancanza di dibattito democratico tra le mura della casa comunale, soprattutto su una questione delicata come questa, cioè la lotta al malaffare. Censuriamo con forza e nuovamente la mancata costituzione di parte civile da parte del Comune di Acerra, e dichiariamo che, se non sarà tutelata l’onorabilità delle istituzioni della città, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo del 18 agosto del 2000 n 267, avalleremo ed appoggeremo la costituzione di parte civile dei cittadini nel procedimento penale in corso, poiché la trasparenza e il decoro istituzionale sono valori inderogabili
C. S. Meetup Acerra 5 Stelle