M5S:”Acerra,debito idrico: oltre il danno anche la beffa. E gli acerrani pagano due volte!”
Ancora una volta, la negligenza di certa politica che da anni infesta le istituzioni della nostra città, rischia di pesare sulle tasche dei cittadini Acerrani. La vicenda in questione gira attorno al contenzioso che il Comune di Acerra avviò con l’Azienda Risorse Idriche di Napoli (ARIN). Infatti, dopo i decreti ingiuntivi per il mancato pagamento del servizio erogato nei confronti del Comune di Acerra, lo stesso decise di opporsi con motivazioni che difficilmente potevano reggere sul terreno giudiziario, sicché, in nessun caso il Tribunale di Nola ha minimamente accolto le fragili ragioni prospettate dal nostro ente locale. Nonostante i suggerimenti dei legali del Comune di intraprendere le trattative per una definizione transattiva della controversia, poiché anche in caso di vittoria dell’ente, l’Arin ha sempre il diritto a vedersi remunerate le prestazioni effettuate a titolo di ingiustificato arricchimento del comune, tali suggerimenti caddero nell’oblio. Circostanza che evidenzia l’incapacità amministrativa che in questi anni ha governato la nostra città, è il fatto che i debiti derivanti dal contenzioso in questione non hanno mai trovato esplicito riconoscimento in bilancio nonostante le intervenute sentenze di primo e secondo grado, esecutive per legge, e il mancato avvicendamento del nuovo gestore (Acquedotti scpa) nei contratti di fornitura idrica, obbligo espressamente richiamato all’atto della consegna delle reti idrica e fognaria. Con l’approvazione della delibera di Giunta n. 240, che ha spodestato il consiglio essendo competenza di quest’ultimo, l’amministrazione Lettieri, ha approvato uno schema di transazione con il quale s’impegna a saldare la somma di oltre dieci milioni di euro, oltre agli interessi che in quest’arco di tempo sono cresciuti a dismisura. Questo significa che per i prossimi dieci anni, per ogni singolo anno, una somma superiore al milione di euro sarà sottratta alla comunità Acerrana per coprire questo debito non prodotto dai cittadini. Una scelta scellerata che rischia di pesare per i prossimi anni sulle tasche degli Acerrani.
Altro aspetto sintomatico della incapacità amministrativa dell’ente comunale in materia di gestione delle risorse idriche è stata la fallimentare ed illegittima attività di riscossione dei canoni idrici pregressi negli anni 2010 e 2011, che ha dato luogo a migliaia di ricorsi di cittadini acerrani, accolti nella stragrande maggioranza dei casi con conseguente esborso, da parte del Comune, di centinaia di migliaia di Euro di spese di soccombenza. In buona sostanza, il Comune ha preteso il pagamento di bollette idriche perlopiù prescritte, e comunque illegittime, in quanto calcolate con un criterio presuntivo ed unilaterale, contrario alla legge che, invece, imponeva il calcolo delle tariffe sulla base dei consumi effettivi, rilevati periodicamente.
Per questo, il meetup Acerra 5 Stelle, ha chiesto ufficialmente ai responsabili di indirizzo di sapere la consistenza economica del Fondo Rischi Contenzioso e da quale capitolato di spesa verranno attinti i fondi per la copertura della prima rata della transazione con la società ABC, per la scadenza del 31 gennaio 2017. Inoltre chiediamo fermamente al primo cittadino, in pubblica assise, oltre a sapere quanto sopra riportato, di conoscere in che modo i quattrini versati dai cittadini per il servizio idrico siano stati utilizzati in questi anni;di conoscere le anomale dinamiche amministrative che hanno determinato tale situazione e le dovute azioni disciplinari verso i responsabili; di trasmettere il tutto alla Corte dei Conti; di conoscere come intende giustificarsi con la cittadinanza e le future generazioni per tale negligenza che vede anche lui responsabile, essendo in consiglio comunale dal lontano 1994 dove fiancheggiava quei vecchi volponi che alle prossime comunali si presenteranno come nuovi.
Comunicato Stampa M5S