La rapina violenta subita dalla tabaccheria di Via Annunziata si pone sulla delicata linea di confine che separa la microcriminalità dalla criminalità organizzata.
Acerra subisce da anni questa pressione e, molteplici e quotidiani, si susseguono questi episodi. Di certo, ad alimentare questo fenomeno vi è una situazione economica drammatica. Sarebbe tuttavia un grave errore attribuire alla crisi il significato, seppur remoto, di una “giustificazione sociale”.
È indispensabile che lo Stato, in tutte le articolazioni, reagisca e dimostri la propria forza presente.
La verità è che in questi anni, a livello locale, non si è prodotta una politica della sicurezza, ma si è ricercato in tutti i modi di dare sicurezza alla politica e al potere.
Si è teorizzato e sostenuto che la sicurezza dipendesse dalla localizzazione del Commissariato, assumendo decisioni in questa direzione (Piazzale Renella), salvo poi impegnare sistematicamente la Polizia Municipale a presidiare, per svariate ore, strade periferiche (Ipercoop, Ponte di Napoli, Strada provinciale per Pomigliano) con altre finalità.
Si provi quindi a reagire. Il Sindaco chieda al Prefetto una convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Si lavori per rafforzare e organizzare al meglio la presenza delle forze di polizia sul territorio.
Almeno si provi, concretamente e sul serio, a limitare e a contenere questi episodi che preoccupano e angosciano tanti cittadini.