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Parentopoli ad Acerra, prima e durante le festività natalizie ritorna

orna a far parlare di se, sulla cronaca regionale e nazionale la parentopoli acerrana. Con l’inasprimento delle forze di opposizione, scoppia l’ennesimo eclatante caso e non trova un attimo di pace la maggioranza di governo cittadino: sono troppe le “peripezie” nate nel decennio lettieriano e che sembrano non aver fine con D’errico sindaco, che rappresenta la continuità.

Da Il Mattino del 23 Dicembre: “Le opposizioni, incalzando, hanno chiesto di revocare il mandato all’assessore Piscitelli e gli incarichi alla segretaria comunale Piscopo, sul personale e sugli affari legali. Nel mirino dei 9 consiglieri comunali di “X Acerra Unita”, c’è il figlio dell’assessore Piscitelli, aspirante vigile urbano, la cui assunzione è stata sospesa dal Comune di Sant’Anastasia perché non idoneo, così come stabilito dal Tar, ma comunque presente nella graduatoria del concorso acerrano da cui ha attinto l’ente locale vesuviano per scorrimento di graduatoria.

“Ci aspettiamo dal primo cittadino il minimo sindacale: la revoca dell’assessore Piscitelli, che ha continuato ad astenersi nelle delibere di scorrimento delle graduatorie, come se la sentenza sul figlio non ci fosse mai stata e la revoca degli incarichi al segretario generale su personale e affari legali. È strano che il Comune non si sia costituito in giudizio davanti al Tar e che non si sia comunque controllato l’esito», commentano in una nota al vetriolo i consiglieri di opposizione. Il Comune di Sant’Anastasia aveva, nelle scorse settimane, richiesto e attinto, per il suo bisogno di personale, dalla graduatoria degli idonei di un concorso a poliziotto municipale espletato dall’amministrazione acerrana. L’aspirante vigile Piscitelli, oltre un anno fa, non aveva superato le prove di efficienza fisica, ma era stato comunque ammesso alle prove di esame ed inserito nella graduatoria degli idonei, in attesa che il Tar si esprimesse sul suo ricorso. In pratica, l’aspirante poliziotto municipale non era riuscito a superare l’ultima prova della sbarra, a suo dire, a causa del fatto che fosse scivolosa, perché utilizzata dagli altri concorrenti e mai ripulita. Di qui la richiesta al Tar di annullamento del giudizio di non idoneità, che i giudici hanno però respinto lo scorso 19 luglio. Piscitelli, nonostante la sentenza, non sarebbe stato depennato dalla graduatoria del concorso. Ciò avrebbe indotto anche il Comune di Procida ad assumere per tre mesi il figlio dell’assessore, la passata estate. Lo scorso ottobre, Sant’Anastasia chiede ed ottiene l’autorizzazione da Acerra di poter attingere per l’assunzione di due poliziotti municipali dalla graduatoria del concorso acerrano. In una nota del Comune di Acerra, tra i concorrenti utilmente collocati nella graduatoria, viene indicato proprio il figlio dell’assessore con ancora l’indicazione di ammesso con riserva, nonostante la sentenza del Tar adottata a luglio. Iniziano le procedure per l’assunzione, ma a far emergere l’anomalia, ci pensano una diffida extragiudiziale inoltrata al Comune di Sant’Anastasia da un altro idoneo al concorso e le richieste di visionare gli atti amministrativi inoltrate dai consiglieri comunali di opposizione acerrani, che ora chiedono anche la costituzione di una commissione di inchiesta consiliare sui concorsi comunali. Su questo concorso, ma anche sugli altri banditi dalle scorse amministrazioni, starebbe già indagando la magistratura. I finanzieri, un mese fa, hanno fotocopiato decine di delibere e di atti relativi a concorsi per vigili urbani, impiegati e dirigenti».

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