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È molto di più di un licenziamento!

È molto di più di un licenziamento!

Acerra. Questo giornale ha la forza e la serenità di esprimere – sempre e con chiarezza – una linea editoriale. Al potere e ai potenti di turno questa linearità coerente può infastidire, ma essa è fondamentale per costruire e mantenere un rapporto corretto, duraturo e franco con i lettori. Il rispetto per i fatti e per le persone, la verifica rigorosa delle fonti, in ogni caso, hanno sempre evitato di incorrere in forzature e strumentalizzazioni dalle quali si intende sfuggire per etica professionale.
Per anni e mesi, infatti, nonostante fossero convergenti le fonti e si rincorressero le voci, questo giornale, evidentemente tutt’altro che prevenuto  e pregiudiziale, ha deciso – in considerazione della gravità e della delicatezza della questione – di non riportare in alcun modo la vicenda che avrebbe riguardato un consigliere comunale di Acerra, monitorato dal proprio datore di lavoro per le giustificazioni prodotte alle assenze derivanti dall’ esercizio del mandato istituzionale e della grave conseguenza che sarebbe derivata dalle incongruenti verifiche effettuate attraverso pedinamenti e accertamenti vari: il licenziamento.
Nei giorni scorsi, la stampa ha dato la notizia che la causa intentata dal consigliere comunale per ottenere il reintegro e l’affermazione giudiziale della carenza di giusta causa nel licenziamento si sarebbe conclusa col riconoscimento della ragione a favore del datore di lavoro, afferente al più grande gruppo industriale italiano.
Nessuno, a questo punto, può permettersi il lusso di far finta di niente o girare le spalle.
Si tratterebbe, a questo punto, di una situazione gravissima che travalicherebbe il destino personale del consigliere comunale, coinvolgendo drammaticamente la vita delle istituzioni comunali, la credibilità e l’onorabilità del Comune di Acerra, dei suoi organi e funzionari. È, quindi, indispensabile che si produca, nell’interesse di tutti e con la più repentina tempestività, la fondamentale e preziosissima chiarezza, compiendo ogni atto necessario da parte del Comune di Acerra, unica vera parte offesa e lesa in questa incresciosa vicenda.
Intanto, l’Amministrazione Comunale e il Presidente del Consiglio Comunale con il loro perdurante silenzio stanno, semplicemente, confermando l’intero scenario e la veridicità del quadro inquietante emerso nell’articolo pubblicato.
È fondamentale che il Presidente del Consiglio Comunale, nelle prossime ore, fornisca ogni utile elemento disponibile, facendo chiarezza anche sugli antefatti inquietanti che avrebbero condotto, poi, al licenziamento del consigliere comunale. In particolare, il Presidente del Consiglio Comunale è chiamato a precisare la natura e i caratteri dell’eventuale corrispondenza intercorsa con il datore di lavoro del consigliere. Ancora di più, il Presidente è tenuto a chiarire se effettivamente si sarebbe svolta una riunione con rappresentanti dell’azienda che avevano chiesto al Comune di Acerra chiarimenti sulla gravosissima attività istituzionale svolta dal proprio dipendente e chi sarebbero “i vertici comunali” che vi avrebbero partecipato, ingenerando su personalità attrezzatissime il convincimento di trovarsi di fronte a un quadro precostituito e tutto da approfondire.
L’esito processuale sul reintegro, adesso, diffonde una bruttissima ombra sull’intera attività delle commissioni consiliari e sui poco trasparenti resoconti, verbali, giustifiche che vengono redatti. Per molto tempo, la polemica furiosa sui costi e sulla trasparenza delle commissioni consiliari non ha mai incontrato la sensibilità e l’attenzione di un Presidente del Consiglio Comunale, totalmente soggiogato dalle logiche e dai meccanismi. Quello che starebbe emergendo, infine, cambia tutte le carte in tavola. Sul Sindaco e sul Presidente del Consiglio Comunale incombe il dovere di una stringente e rigorosa verifica dell’intera documentazione delle commissioni, il dovere di verificare la coerenza e l’adeguatezza dell’attività svolta nel loro ambito, il dovere di incrociare ogni dato per una verifica amministrativa dei dati.
E tutto questo potrebbe non bastare affatto!

Il Direttore

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