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Terra dei fuochi:il sindaco tra i fumi!

Terra dei fuochi: il sindaco tra i fumi!
Partiamo da un dato: Acerra è ritornata ad essere l’epicentro della Terra dei fuochi. Siamo di fronte ad un’emergenza gravissima che sta preoccupando migliaia di acerrani, costretti a barricarsi in casa per tentare di proteggersi. Nelle ore serali e notturne, in particolare, l’aria diventa irrespirabile. Gli appelli angosciati dei cittadini si moltiplicano di ora in ora, senza trovare un minimo di riscontro nelle istituzioni.
Si tratta evidentemente di un clamoroso fallimento dei provvedimenti adottati, in questi ultimi anni, ai vari livelli di governo.
Il sindaco di Acerra, quello che puoi chiamare per nome, invece di occuparsi di questa drammatica emergenza che vive il territorio, ha trovato soltanto il tempo di risentirsi dell’intervento del Vice Presidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio, che ha effettuato un sopralluogo a Calabricito, in diretta streaming – sai che novità per i “grillini” – per documentare e denunciare il riproporsi grave della Terra dei fuochi.
Il sindaco di Acerra, quello che puoi chiamare per nome, quello che ha l’ossessione mediatica, quello che in “pompa magna” annuncia al mondo interventi di banale e doverosa manutenzione ordinaria, ha definito “una passeggiata mediatica” questa iniziativa del giovane e autorevole parlamentare, che avrebbe la colpa di non conoscere l’intervento di riqualificazione del Riullo, frutto del lavoro e dell’impegno impagabile di alcuni volontari.
Si tratta, chiaramente, di una vergognosa e delirante gaffe istituzionale che nuoce solo al bene di Acerra e degli acerrani.
Nel pieno di agosto, quando tutti stanno al mare a godersi le vacanze e l’ingente stipendio pubblico percepito, è intanto semplicemente apprezzabile che un importante uomo delle istituzioni repubblicane, ricordiamo che, per quanto giovanissimo, Di Maio è il Vice Presidente della Camera, abbia deciso di occuparsi dei problemi dei cittadini e di essere presente.
Il sindaco di Acerra pensi al suo fallimento, come sindaco e come “assessore all’ambiente”, visto che da anni ha deciso di non attribuire la delega. Il contrasto ai roghi non è stata mai una priorità di questa giunta. Il controllo del territorio e la vigilanza delle zone interessate ai roghi da parte dei vigili urbani, che pure tanti risultati positivi aveva conseguito nel passato, non è stata più assicurata per una precisa scelta politica di questo sindaco. Il sindaco dovrebbe ricordarsi del misero e inconcludente destino del protocollo d’intesa sottoscritto con i sindaci di Casalnuovo e Afragola, comuni corresponsabili dell’attuale emergenza. Il sindaco dovrebbe pensare al fallimento dell’Osservatorio Ambientale Comunale. Il sindaco dovrebbe ricordarsi del disastro storico di non aver fatto presentare al Comune osservazioni e ricorsi al piano regionale delle bonifiche che esclude totalmente Acerra. Il sindaco dovrebbe ricordarsi di non aver rafforzato l’ufficio ambiente e di non essere stato in grado di assicurare uno studio sulla qualità dell’aria infestata dalle polveri sottili.
Occorre fermarsi: purtroppo, un’altra colonna di fumo incombe su Acerra.

Il Direttore

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