ACERRA. La vertenza tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione comunale è in atto da oltre 5 mesi, con la mediazione della Prefettura di Napoli, senza che si proceda alla completa definizione. Ancora giovedì scorso la CGIL ha lamentato il permanere di discriminazioni nei confronti di dirigenti sindacali e il permanere di violazioni sia del contratto che dei regolamenti aziendali.

“Nel mese di marzo il Sindaco, interrogato dall’opposizione in Consiglio comunale, si faceva rappresentare dall’assessore al personale che assicurare, con un atteggiamento piccato e scostante, che non vi fosse alcun problema. Versione subito smentita da una nota sindacale”. “Dopo 2 incontri in Prefettura e altri incontri al Comune – dichiara l’opposizione – ancora oggi si ha la dimostrazione che l’assessore ha mentito al Consiglio comunale”. “Mentire ai consiglieri comunali significa mentire ai cittadini di Acerra – aggiungono i consiglieri di X Acerra Unita – e questa scorrettezza istituzionale non è una questione dell’opposizione ma riguarda la correttezza verso tutto l’organo. Per questo auspichiamo una forte assunzione di responsabilità da parte dei colleghi consiglieri, che votando la nostra richiesta di dimissioni dell’assessore, debbono dimostrare di saper difendere le prerogative e l’autorevolezza del Consiglio comunale”. “Il Sindaco, se non connivente, davanti ad accuse così pesanti circa l’ingerenza di politici della maggioranza nella distribuzione degli incarichi – concludono i consiglieri di opposizioni – provveda a revocare l’assessore che non solo ha mentito ma ha dimostrato di non essere capace di chiudere la vertenza secondo le raccomandazioni espresse dalla Prefettura di Napoli”.
C.S.