Si continuano a perdere pezzi importanti della Città!
Con la Delibera di Giunta Comunale n.41 del 18/5/13, si è provveduto a chiedere la rimodulazione dei fondi assegnati per la realizzazione delle opere relative alle Compensazioni ambientali. Al posto dei progetti di Riqualificazione della Strada Orientale Spiniello e del Restauro del sottotetto del Castello Baronale, per un importo di tre milioni e centomila Euro, si intenderebbe realizzare un parco urbano nell’area dove sorge oggi lo Stadio Comunale.
Dopo la perdita dei finanziamenti collegati alla Tav per la riqualificazione dell’attuale strada ferrata, dell’acquisizione e restauro della Casina Spinelli, i cittadini si vedono privati delle poche strutture collettive, dei servizi, del patrimonio pubblico.
È grave rinunciare ad un collegamento viario strategico tra le zone Fondola, Spiniello e Gaudello, soprattutto per sfuggire alla trappola infernale dei passaggi a livello e alle attività di bonifica di quella arteria che oggi è una discarica a cielo aperto. L’unica certezza è ciò che oggi si toglie alla Città!
La scelta di abolire lo Stadio Comunale rappresenta il colpo di grazia alla già agonizzante attività calcistica e sportiva acerrana. Sono tutte scelte che fanno emergere l’incapacità di definire un ampio quadro politico-amministrativo, che prospettano soluzioni di comodo, di gestione o meramente semplicistiche in sostituzione di un indirizzo politico. Siamo alla farsa degli “aerei di Mussolini”, alla presa in giro dei cittadini.
Sono trascorsi pochi giorni dalla delibera di Consiglio Comunale di “riadozione”, dopo un anno di inerzia lucidamente voluta, del Piano Urbanistico Comunale nella quale si sostiene che sarà mantenuta la sua struttura per adeguarlo all’iter normativo, ai piani sovracomunali, nonché alle varianti adottate.
Essa è, all’apparenza, una delega in bianco al dirigente per l’urbanistica.
In realtà si tratta di un potere esclusivo riservato al Sindaco e alla Giunta, i quali, con la citata delibera di G.M. 41/2013, non hanno atteso tempo per violare gli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale appena due giorni prima.
Il Centrosinistra, di fronte a queste scelte, chiede a tutti i cittadini, alle forze politiche, sociali, professionali ed economiche, a tutte le Istituzioni di avere alta l’attenzione su queste problematiche delicate e importanti su cui non c’è chiarezza e trasparenza.
Acerra deve reinventare la sua economia, tramite un processo direttamente legato alla nuova progettazione delle infrastrutture sulla base di nuovi criteri di sostenibilità.
Per il Centrosinistra la speranza è che l’impegno politico disinteressato possa ripagare la capacità d’immaginare il futuro e il bene comune della città!
Senza assistenza a buon mercato, senza l’oppressione di clientele. é!
C.S. Partito Democratico – Centro Democratico